Andare ad esaminare la situazione meteo dei giorni 18/19 significa esaminare qualcosa che, in quanto previsione del medio-lungo termine, non è certamente ancorato a certezze. Considerando, tuttavia, tutta l’evoluzione della settimana, detto esame finisce per risultare molto di interesse perché certifica il ripetersi di un processo meteo legato ad una situazione depressionaria stazionaria e persistente nonché assai dinamica. Il profilo di un’ansa depressionaria che abbraccia il mediterraneo pilota, infatti, successivi impulsi in grado di scendere, di allargarsi verso sud-ovest e, quindi, di scivolare sino sul nord-africa a determinare azioni ciclogenetiche successive. La prima azione è quella già considerata in precedenza e destinata ad agire nel corso della prima parte della settimana. Una seconda azione può, poi, innescarsi tra i giorni 18/19. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista per quei giorni ed identifica in modo chiaro l’azione suddetta, che, oltremodo, si presenta con caratteristiche ben nette in quanto associata ad un vero e proprio polo freddo in quota. Il contesto assai evolutivo e baroclino è indicato dalle disposizioni della stessa falla in quota (colori e frecce blu grandi) e della conseguente depressione al suolo (linee bianche delle isobare e frecce piccole identificative della confluenza tra masse d’aria di opposto segno), decentrata verso sud-est e, non casualmente, lungo la ritornante o la risalita delle correnti da sud o da sud-ovest della curvatura ciclonica in quota. La dinamica evolutiva di dette situazioni vuole che, a seguire, il contesto baroclino maturi poi gradualmente in barotropo, con i due elementi che tendono ad allinearsi e con la depressione che tende ad approfondirsi e a risalire verso nord o nord-est, con tanto di linee frontali e perturbazione mediterranea. Tutta l’evoluzione della settimana, pertanto, segna il ripetersi di episodi di ciclogenesi a sviluppo tra il basso mediterraneo ed il nord-africa, e con successiva risalita delle medesime depressioni lungo la penisola, e promette un contesto tutt’altro che stabile, ed invece ancorato alla persistenza di valori barici relativamente bassi e ad un tempo molto variabile, e, a tratti, instabile, fino a perturbato…
Pierangelo Perelli