Disastri dal Mondo — 07 Gennaio 2014

9e229a9144baaf7292380ba02e7abb8f_650x366_01061551_hd28Prosegue l’emergenza negli Stati Uniti alle prese con un’ondata di freddo storica, la più potente degli ultimi 20 anni, che ha colpito il Midwest, spingendosi anche a Sud e verso la costa nordorientale del Paese. L’aria gelida, discesa dal Canada ha già fatto sentire i sui effetti, con temperature crollate sino a -30/-40°C sotto lo zero, che unite ai venti tesi che soffiano hanno fatto scendere le temperature percepite vicine ai -50/-60°C. Valori anche di 10-20 gradi sotto le medie del periodo.

Secondo gli esperti locali sarà sicuramente uno dei più freddi martedì degli ultimi 20 anni in gran parte della valle del Mississippi settentrionale con temperature artiche anche su gran parte dei Grandi Laghi occidentali e della Ohio Valley ma con temperature sotto zero anche sin verso il comparto meridionale degli Appacchi.
Oltre 70 record potrebbero essere infranti stamani dal Deep South al Northeast e Midwest. Per fare un esempio città come Toledo (Ohio) potrebbe superare il suo record stabilito il 21 Gennaio del 1984 con ben 5 gradi sotto il suo record di -20°F, ovvero -29°C.

Freddo che permarrà anche di giorno visto che le massime non si porteranno in positivo sul Midwest superiori ma anche su gran parte della Valle settentrionale del Mississippi e localmente sui Grandi Laghi e Ohio Valley settentrionale.

Purtroppo i venti ancora tesi giocheranno un ruolo fondamentale sulla regione dei Grandi Laghi, con temperature percepite di -30/-40°F su una regione che và dalla parte occidentale del New York al Wisconsin. Città come Detroit e Clevaland rimarranno sotto zero anche di giorno, un evento che non succedeva dal 19 Gennaio 1994. Seconde le previsioni anche Atlanta non andrà oltre i 5°F, che sarà la temperatura più fredda dal 21 Gennaio 1985 quando la città rimase con temperature di -8°F.

Oltre al freddo abbondanti nevicate sono attese sulla regioni orientale dei Grandi Laghi sino al comparto occidentale dello Stato di New York. Nevicate accentuate dal così detto lake effect-snow che tra oggi e la prima parte di domani potrebbero lasciare al suolo apporti sino a quasi 2 metri di neve nella regione del Tug Hill mentre nella zona di Bufalo il manto nevoso fresco potrebbe raggiungere gli 80-100 cm.

Le cause di questo gelo?
Secondo Frank Giannasca, meteorologo del famoso ‘Weather Channel’: siamo in presenza di un vortice di aria estremamente fredda collocato a decine di chilometri di altezza nell’atmosfera. Si tratta di un ciclone artico che usualmente gira in senso antiorario intorno al Polo Nord e Polo Sud. Sempre secondo il collega americano il ‘vortice polare’ è al centro dell’attenzione perché si è spostato a Sud, in direzione del territorio americano più largamente popolato. Tra i motivi che possono aver spinto questo ‘uragano polare’ straordinariamente al Sud, Giannasca cita oltre alla possibile formazione di inusuali correnti calde sulla Groenlandia che spingono le correnti gelate al Sud, l’ipotesi di una “anomalia metereologica che sta spingendo il sistema verso il Meridione“. Nel corso dell’inverno, secondo il meteorologo, l’aria artica può in qualche modo ‘perdersi’ rispetto alla sua collocazione ordinaria, e dirigersi verso l’Est degli Stati Uniti. Ma ciò che è rarissimo ed accade meno di una volta ogni decennio è il fatto che il vortice interessi una zona così vasta degli Stati Uniti.
Fonte: 3bmeteo.com

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