Ambiente, territorio & dissesti — 07 Gennaio 2014

773aaebf77585188294da65dceb2df6c_dicembre2013prpIl mese di Dicembre 2013 è risultato un mese abbastanza mite e pluviometricamente nella norma, come si evince dai dati appena pubblica dalla NOAA. Nel complesso l’anomalia mensile risulta di +0.82°C, risultando il 22esimo più caldo dal 1800, con uno scarto pluviometrico complessivo di +14%.

Si riscontrano tuttavia notevoli differenze tra le diversi regioni d’Italia. Dal punto di vista termico gli scarti più elevati si registrano al Nord, intorno a +1.5/+2°C (scarti che diventano anche maggiori se si considerano solo le temperature massime, per via delle prime due decadi di bel tempo). Le anomalie diminuiscono scendendo lungo lo stivale, fino ad annullarsi all’estremo Sud ed in Sicilia.

Le precipitazioni, quasi tutte concentrate nell’ultima parte del mese, sono risultate più abbondanti al Nord Ovest e sulle Alpi (scarti positivi tra il 50 e il 100%), e al Sud, tra Puglia, Basilicata e Calabria (quasi fino a tre volte oltre la media sul Salento). Sono invece risultati scarsi i fenomeni sulle regioni del Centro e la Sardegna, dove si registrano deficit diffusamente inferiori al -50%, con punte fino al -75%.

Scarti pluviometrici a Dicembre 2013 in Italia (fonte NOAA)
Fonte: 3bmeteo.com

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