Si conferma una fase meteo nel segno delle correnti occidentali a moderata componente anticiclonica e con la possibilità di transitorie flessioni bariche. La flessione già in precedenza indicata, collocabile tra fine mese e l’immediato inizio di luglio, va configurandosi nella forma di un vero e proprio break, ancora da definire nei termini del grado di affondo e della intensità, ma, certamente, sintomatico di un periodo che ai freddisti non può dispiacere. In questi casi va anche considerata, dato il transito, pur rapido, di una ben definita saccatura sul centro-nord, la possibilità di fenomeni temporaleschi localmente di una certa entità. Nel complesso, dunque, detta fase estiva, e quella destinata a caratterizzare il fine mese nonché i primissimi giorni di luglio, esprime la fisionomia delle fasi governate dalle azzorre e da un sub-tropicale disposto lungo i paralleli, persino non così invadente. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 30 giugno/01 luglio e fornisce, con il supporto della simbologia, la perfetta idea di una struttura con gli assi dei grandi centri barici orientati lungo i paralleli, con un contesto di easterlies alle alte latitudini e di westerlies alle nostre. Nel bel mezzo di tali flussi opposti la fascia depressionaria che abbraccia atlantico e buona parte del continente, in grado di affondare derivazioni o onde secondarie come quella menzionata del prossimo fine settimana, può poi, per come indicato nella simbologia e nel lungo termine, un pò deviare il proprio asse in senso antiorario a modificare il corso ovest/est nella direzione di un corso più sud-ovest/nord-est, con diminuzione barica in atlantico ed assai meno simpatico per i freddisti, ma stiamo trattando di qualcosa che interessa i giorni successivi al 5/6 luglio, per cui vedremo…
Pierangelo Perelli