Dire che avanza un pò d’autunno non significa ammettere che ci saranno chissà quali peggioramenti ma significa considerare che la fisionomia generale, barica e dei flussi, su continente e mediterraneo, va ed andrà assumendo connotazioni meno estive e più aperte ad infiltrazioni atlantiche nonché a riduzioni durevoli, di una certa entità, del campo barico. Il che non significa, naturalmente, che poi la stagione non possa, anche molto tardivamente, provare a tornare su configurazioni dettate dal sub-tropicale. Il medesimo sub-tropicale, in verità, non mostra ancora un atteggiamento troppo arrendevole, tant’è che l’infiltrazione in atto, ed in ulteriore intensificazione nel breve termine, scivolerà lungo la penisola chiudendosi in un cut-off o in un vortice in quota circondato da valori di campo barico positivi. Intanto, però, detta circolazione è comunque da intendersi come una falla di tutto rispetto e destinata, per sua natura, ad insistere per qualche tempo sul mediterraneo centrale; e poi c’è da considerare la possibilità, indicata da vari modelli, che ulteriori apporti infiltrativi da occidente, seppur non così bassi di latitudine, tendano ad agganciare detta circolazione, delineando poi la fisionomia di una curvatura ciclonica sul centro-nord ed in spostamento verso est o nord-est, oppure delineando la persistenza di una quadro depressionario sullo stesso mediterraneo, ed in questo caso tendenzialmente su quello centro-orientale. In generale tutto questo non corrisponde affatto ad una crisi profonda della stagione, ma corrisponde ad una sua fase di stanca, associata a variabilità ed anche a momenti perturbati, variamente distribuiti nel corso di questa terza decade. L’affondo imminente sopra indicato è, come detto, destinato a scivolare lungo la penisola e, pertanto, altrettanto destinato ad essere la causa di un corso instabile in trasferimento da nord a sud. A seguire salirà quindi in cattedra da protagonista la circolazione ciclonica chiusa o semi-chiusa mediterranea derivazione di tale infiltrazione, la quale non potrà mancare di influenzare in negativo il tempo sul sud-italia per qualche giorno nel corso della prossima settimana. Sarà dunque poi da vedere l’evoluzione ulteriore degli ultimi giorni del mese, naturalmente ancora tutta da verificare, ma verosimilmente associata alla possibilità di nuovi apporti atlantici in un mediterraneo ancora sotto l’influenza, seppur attenuata, del vortice esaminato. Il mio disegno, che si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 25/26, mostra la circolazione ciclonica in quota ed in azione sul centro-sud, mentre la simbologia vuole rappresentare i modi con cui susseguenti possibili moderate infiltrazioni da ovest possono interagire con la medesima circolazione, inglobandola, fagocitandola e trascinandola nel flusso occidentale oppure fornendola di un temporaneo apporto nell’ambito di una sua persistente azione su balcani e mediterraneo centro-orientale…
Pierangelo Perelli