Il freddo che farà nel corso della prima vera fase fredda della stagione coinvolgerà i giorni che vanno dall’immediato dopo epifania sino ad inizio seconda decade. E sarà il freddo delle tipiche irruzioni artiche che, inizialmente di origine marittima, acquisiscono, successivamente, una componente continentale. E’ dato poco di sapere, al momento, quanto durerà e quanto sarà la sua intensità, anche se tutto conduce all’idea di un episodio di un certo rilievo, pur senza estremi o eccessi particolari. Lo sguardo ai giorni successivi che portano a metà mese ed oltre non ci consente, poi, di individuarne ancora gli esiti nel lungo termine, pur se è da mettere in conto, tra le ipotesi attualmente più probabili, la persistenza di una certa componente settentrionale, da vedere quanto solida o meno solida e più strapazzata dallo zonale. In altre parole il blocco anticiclonico che si profila e che si propone distribuito sino alle latitudini dell’islanda non andrà sfumando così facilmente e tenderà a persistere a latitudini relativamente alte. Tuttavia, per come detto, al riguardo e nell’ottica di possibili successivi impulsi, l’incertezza regna ancora sovrana, per cui vedremo. Il disegno, con il supporto di una simbologia che, dal blu al viola, intende rappresentare l’evoluzione dal giorno 7 al giorno 8, si riferisce alla situazione generale prevista nell’immediato dopo epifania e mostra l’affondo, ciclogenetico, avente come obbiettivo il mediterraneo centrale. Un affondo siffatto, a meno di ripensamenti, segna anche i maggiori suoi effetti sui settori orientali e, a seguire, sul centro-sud, anche se la previsione di una tale mappatura è sempre, in detti casi, assai complicata. Ragioni orografiche e climatiche, poi, fanno si che il freddo più intenso irrompa quando le correnti arrivano da nord-est o est o quando la componente nord/sud matura a componente nord-est/sud-ovest o est/ovest; e secondo uno schema che può, effettivamente, concretizzarsi, per come nel disegno indica la simbologia viola, nel corso dei giorni 8-10…
Pierangelo Perelli
manuel
Forse sarebbe meglio dire, il freddo che non farà!!!!!
Alessio
Buonasera, in inverno, da Gennaio, seguo sempre le Vs pagine sempre ogni volta interessanti ma soprattutto assolutamente ATTENDIBILI. Non è un complimento ma un dato di fatto e ammiro Pierangelo Perelli per come tratta la Meteo raffigurando e spiegando in termini linguistici accessibili a tutti e per questo seguo la Meteo da “freddista” solamente su questo sito. Ricordo come negli anni passati Perelli, è questo è un puro elogio, criticava, usando anche qualche epiteto di troppo, molti siti che trattano la Meteo spettacolarizzando in maniera ridicola ed esagerata episodi invernali di irruzioni gelide. Ebbene, all’inizio di Dicembre ho scritto proprio una mail di protesta alla redazione del sito “Meteo Giornale” che già si lanciava in episodi di Buran e di estremo gelo in tutta Italia da Natale fino addirittura a Febbraio. Se andate a vedere cosa pubblicano ora sicuramente Perelli si metterà a ridere. Grazie davvero Pierangelo Perelli: le sue previsioni alla fine sono sempre esattissime!!!
Pierangelo Perelli
troppo buono, grazie. In ogni caso non mi permetterei mai di fare previsioni, non essendo un meteorologo immerso nel bel mezzo di uffici e computer di qualche ente meteo. Mi limito a commentare o analizzare le carte. Purtroppo siamo in un mondo senza controlli, dove tutti sono liberi di pubblicare, indifferentemente, cose serie e bischerate. Certe cose come la meteo, però, un controllo dovrebbero averlo, in maniera da mettere in riga certi ciarlatani il cui scopo è vendere più che divulgare o informare…Pierangelo