L’azione combinata della grande circolazione ciclonica in atlantico e di una rimonta sub-tropicale che coinvolge il mediterraneo centro-orientale è all’origine della fase in corso e di una fase prettamente sud-occidentale o meridionale, aperta ad infiltrazioni sul nord-italia e più stabile sul resto della penisola. Nel corso della settimana, parallelamente ad una occidentalizzazione con fuga della depressione atlantica verso ovest e con sua ridisposizione nel senso dei paralleli, la stabilità andrà estendendosi, quindi, anche al settentrione. Poi, intorno ai giorni 5/6, l’azione del promontorio sub-tropicale afro-mediterraneo, ed in una veste di stabilizzazione generale ulteriore con maggiore sua estensione sia in senso meridiano che verso occidente, tornerà protagonista, dettando anche i termini, pur se temporaneamente, di apprezzabili rialzi termici e di una marcata esplosione primaverile. Nel contesto dei tre step descritti meritano, ancora una volta, considerazione l’assenza delle azzorre e l’intraprendenza del ramo sub-tropicale africano, capace di innescare tanto anomale stabilizzazioni quanto insidiosi contrasti termici tra rimonte africane ed infiltrazioni atlantiche. Il disegno si riferisce alla situazione prevista per il prossimo fine settimana, ed è eloquente nel descrivere l’affondo in oceano e la concomitante spinta meridiana del sub-tropicale all’altezza del mediterraneo, probabilmente in questo caso non di lunga durata ma, in ogni caso, assimilabile ad un evento sempre più frequente ed assai poco augurabile, soprattutto nel corso della stagione estiva…
Pierangelo Perelli