Editoriali Slider — 26 Maggio 2024

Al netto di un tempo persistentemente variabile e con una instabilità variamente distribuita e che coinvolge soprattutto le ore diurne la fase in atto ha ben poco a che vedere con il perturbato del nord-italia di giorni fa. E questo è da mettere in relazione con il cambiamento di configurazione precedentemente indicato, associato ad un ripristino, con mobilizzazione, della falla stazionaria in azione sull’europa centro-occidentale. Una certa componente azzorriana, per quanto modesta, ed una occidentalizzazione delle correnti, hanno fatto si che si passasse da una azione perturbata, umida e molto instabile sud-occidentale, al classico tempo variabile, associato a moderate infiltrazioni in quota da ovest, ma assai meno instabile. Tale fase attuale, tra alternanza di momenti più calmi e momenti più vivaci sul piano della formazione delle classiche aree temporalesche diurne, sembra poter andare avanti sino a fine mese, Dopodiché è da mettere in conto la possibilità di un nuovo cambiamento del disegno meteo generale, a favore di una nuova meridianizzazione, con rimonta della grande corrente atlantica verso nord-est e relativo affondo sull’europa centrale o centro-occidentale di una sua derivazione, a caratterizzare un profilo relativamente stazionario simile a quello di giorni fa. Da qui a dire che riavremo, pertanto, quel tempo perturbato sul settentrione, tuttavia, ce ne corre parecchio. E ce ne corre parecchio perché la disposizione possibile di tutti i vari parametri in concorso è tutta ancora da decifrare. Quello che si può dire è quanto cerco di rappresentare nel mio disegno, in cui provo ad enfatizzare, con il supporto di un certo tipo di simbologia, l’evoluzione, in quota e su scala euro-atlantica, da qui a fine mese o inizio di giugno, emblematica e dal valore didattico. Il medesimo disegno vuole illustrare la situazione dei 500 hPa intorno ai giorni 31 maggio/01 giugno, e vuole illustrare, nel contempo e con la simbologia, il quadro del jet stream, attuale (con le frecce di colore rosso) e di quei giorni (con le frecce di colore blu e con la mappa di isovento, utile a contestualizzare i jet streak o le aree di accelerazione e di forcing). Alla luce di tale evoluzione risulta evidente il passaggio da una fase in cui una corrente del getto delle latitudini medie corre da ovest ad est con modeste ondulazioni ad una fase in cui il flusso zonale tende ad ampie oscillazioni ed a produrre, concentrandosi poi in un flusso sud-ovest/nord-est alle alte latitudini, affondi in cut/off o semi-cut/off, tra cui quello in piena europa centro-occidentale, potenzialmente capace di orientare una corrente umida instabile sud-occidentale sul nostro centro-nord…

Pierangelo Perelli

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