Per come già indicato, nel corso dei prossimi giorni il flusso occidentale che, in quota, dispensa infiltrazioni capaci di mantenere un quadro di instabilità sparsa prettamente diurna, andrà ridisegnandosi proponendo un profilo ad omega con affondo a coinvolgere il nostro centro-nord. Ecco che, in dette aree, diventa possibile un certo incremento generale della medesima instabilità, per quanto ancora da definire nel grado di intensità e di diffusione. Merita, a tal proposito, l’esame della evoluzione e di quanto è probabile che venga, sul piano tecnico, a determinarsi. L’affondo, nord/sud o nord-ovest/sud-est, appare, per come inserito nell’ambito del profilo ad omega sopra menzionato, con le caratteristiche degli affondi poco mobili o degli affondi che tendono a ciclonizzare attardandosi. Un tale disegno ce lo propone la situazione generale prevista tra fine mese ed inizio giungo, nella quale si può notare la configurazione ad occhiale, esito dell’affondo suddetto e marcata da due distinte circolazioni cicloniche in cui quella più settentrionale tende ad essere richiamata dal grande flusso sul nord-europa mentre quella più meridionale, meno esposta a detto forcing occidentale, tende un pò ad attardarsi e quasi a colmarsi sul posto muovendo lentamente verso levante. Tutto questo può coincidere con qualche giorno in cui il grado di instabilità del nord o del centro-nord italia, e magari con qualche estensione a latitudini più meridionali, può incrementare…
Pierangelo Perelli