Da inizio prossima settimana a circa metà terza decade la configurazione meteo euro-atlantica offrirà la classica evoluzione di un deciso affondo meridiano atlantico-iberico, destinato a successiva mobilizzazione lungo una direttrice sud-ovest/nord-est indirizzata dal sub-tropicale. Il che significa che, per gli effetti di un anticiclone che comincia a mostrare chiari segni di matrice estiva, lo stesso affondo, inizialmente in veste di marcata goccia fredda sull’iberia, sarà costretto a sfilare lungo la francia e l’europa centrale ridelineandosi come modesta ondulazione negativa. Un tale riassorbimento o indebolimento del sistema rientra nel quadro di un contesto che non segna eventuali ristagni, che, a dispetto del medesimo affondo nord/sud, rimane nell’influenza di un certo moderato forcing zonale, e che vede il sub-tropicale risultare protagonista nelle vesti di ostacolo rispetto ad affondi mediterranei degni di nota. Una tale evoluzione continua, comunque, a non escludere la possibilità che tale ondulazione negativa risulti più incisiva e possa coinvolgere aree più estese del solo estremo nord-italia, ma, nel complesso ed al momento, la medesima ondulazione non sembra avere la capacità di produrre un guasto particolarmente esteso. Per tutto ciò che riguarda le sue possibilità di influenzare il settentrione è anche, poi, da considerare la eventualità che, una volta raggiunta l’europa centro-orientale, sotto gli effetti di una spinta anticiclonica ovest/est o sud-ovest/nord-est, possa perdere mobilità zonale e produrre una temporanea retrogressione da nord-est fino a presentarsi come modesta e temporanea goccia fredda sull’alto adriatico. Il disegno, che si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 19/20, identifica l’affondo iberico e la conseguente complementare rimonta sub-tropicale mediterranea, inevitabilmente foriera di rialzi termici, ma, per fortuna, anche temporanea; certamente di netto ostacolo al sistema depressionario iberico ma, nel complesso, anche destinata a rientrare nei ranghi di un disegno anticiclonico disposto lungo i paralleli e governato, almeno in buona parte, dalle azzorre. Nel contempo la simbologia intende mostrare il movimento della stessa depressione, indirizzato dall’ostacolo anticiclonico lungo la direttrice sopra indicata e che la vede sfilare a coinvolgere solo marginalmente il nord-italia. La possibilità, poi e per come segnalato sempre dalla stessa simbologia, che la successiva evoluzione, ovvero quella dei giorni intorno a metà terza decade, delinei una certa retrogressione con ritornante sull’alto adriatico e regioni nord-orientali, è solo un’ipotesi, ancora tutta da verificare, e che solo alcuni modelli contemplano…
Pierangelo Perelli