Editoriali Slider — 22 Giugno 2024

La situazione meteo prevista di metà decade fornisce, in maniera netta, l’idea di un contesto evolutivo in cui il grande flusso atlantico scorre da ovest ad est o da sud-ovest a nord-est alle alte latitudini, ostacolato nelle sue vere progressioni o nei suoi veri ed estesi affondi a più basse latitudini dalla fascia delle alte pressioni; ma, nel contempo, fornisce anche l’idea, altrettanto netta, di un ostacolo che non riesce ad evitare lo sgancio di gocce fredde o vortici capaci di infiltrarsi nella stessa fascia anticiclonica, a creare falle di un certo rilievo, seppur più o meno isolate e limitate in estensione. Una di queste falle, in discesa lungo l’europa centrale o centro-occidentale, è quella che viene ad interessarci nelle prossime ore e che non mancherà, per qualche tempo, attardandosi intorno al centro-nord, di regalare, a tali aree, una fase instabile, occasionalmente capace di produrre fenomeni di una certa intensità. Un’altra goccia fredda, in tutto simile a quella menzionata anche nel tipo di evoluzione, andrà profilandosi, più ad ovest ed in discesa sull’iberia, nel medio termine dei giorni 26/27, con destini, però e stavolta, ancora tutti da verificare, giacché la medesima potrebbe si muovere verso la penisola e magari finire per essere agganciata e rinvigorita da ulteriori infiltrazioni a monte, ma potrebbe anche essere affogata o frenata dalle alte pressioni sino risultare poco influente. C’è da dire, infatti e nel contempo, che la prevista ripresa barica, susseguente all’allontanamento del vortice delle prossime ore e dei prossimi giorni, non mostra ancora intenzioni precise ed oscilla tra l’ipotesi di una sua certa resistenza e l’ipotesi di una sua maggiore vulnerabilità. In ogni caso, ed alla luce delle ultime emissioni, rimane il fatto che, almeno sino ai primi giorni di luglio ed al netto di un clima comunque relativamente estivo, certe affermazioni nette di inquietanti onde africane sembrano parzialmente o totalmente scongiurate, mentre risultano possibili, quanto meno sul centro-nord, disturbi ed azioni infiltrative atlantiche in quota, non così franche ed estese ma comunque foriere di una certa instabilità sparsa ed anche di un certo contenimento delle temperature. Il disegno, che si riferisce alla situazione prevista intorno ai giorni 25/26, mostra il vortice sopra descritto, seppur in indebolimento ed in trasferimento verso levante, ancora in azione sulle regioni di nord-est, e mostra il secondo vortice, ancora dai destini incerti, in discesa verso l’iberia…

Pierangelo Perelli

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