Inquadrando il contesto meteo che arriva sino a metà mese circa possiamo notare un ramo africano del sub-tropicale che può non risultare, almeno a tratti, così ininfluente. D’altra parte siamo in luglio e, per quanto l’atlantico si sia fino a qui presentato assai intraprendente e abbia voglia di continuare ad esserlo, è improbabile che il temuto anticiclone dinamico se ne rimanga sempre troppo sulle sue. Al netto di una fase generale comunque per i freddisti accettabile e di un corso che vede il centro-nord nella situazione di confine di un flusso oceanico o zonale predominate, c’è da considerare un certo affondo in atlantico ed un certo rialzo barico mediterraneo che, di certo, non mancherà, soprattutto ad inizio settimana prossima e sul centro-sud, di inserire il clima nelle vesti dell’estate piena e condotta dall’afro-mediterraneo. Ma, ancora una volta e per fortuna, non dovrebbe trattarsi di qualcosa di troppo energico e duraturo, perché, a conferma di una estate con una tendenza favorevole all’atlantico ed alle sue infiltrazioni, per il fine della medesima settimana o per i giorni che precedono la metà del mese, i modelli segnalano massimi che si ritirano verso ovest o sud-ovest e che aprono all’ingresso di una saccatura. E’ pur vero che infiltrazioni simili e il medesimo atlantico in generale presentano quasi sempre come obiettivo principalmente il nord o il centro-nord e lasciano sotto influenze più anticicloniche il sud, ma siamo in estate e di più, a detto atlantico, non si può chiedere. Il disegno mostra la situazione prevista intorno ai giorni 8/9 che segnala il rialzo barico del relativo promontorio mediterraneo ma che segnala anche l’incalzare di onde negative oceaniche, presumibilmente abbastanza in grado di competere con il sub-tropicale…
Pierangelo Perelli