Che la grande invernata o irruzione artica cantata da certi siti e da certi media sarebbe stata poca cosa o cosa effimera lo sapevamo e così è stato. L’afflusso freddo, nelle corde di una modesta e temporanea irruzione a componente ibrida polare ed artico/marittima, ha prodotto quello che doveva produrre, ed ovvero una contenuta diminuzione termica che, peraltro, dopo 24/36 ore, sta già salutandoci. Ed anche il rapido ritorno ad una componente occidentale o, addirittura, sud-occidentale, era cosa che le mappe dicevano, in maniera chiara ed uniforme. I primi giorni della settimana, pertanto, registreranno un generale rialzo termico, associato anche, al netto di modeste infiltrazioni sul centro-nord, ad una certa stabilizzazione. Una certa perturbazione del flusso atlantico, con una ondulazione di un certo rilievo, potrebbe subentrare intorno a metà settimana, sinonimo di un cambiamento assimilabile anche alla possibilità dello sviluppo di una relativa situazione scand+, tutta ancora da verificare nei termini del suo profilo e della sua evoluzione. Sappiamo che un tale sviluppo può anche essere foriero di una spinta orientale continentale, e, dunque, di un flusso più freddo da levante o nord-est, ma va anche detto che la modellistica, al momento ed al riguardo, non presenta omogeneità di vedute e, comunque, neanche chissà quali afflussi freddi. Alcuni modelli danno l’indicazione di una rimonta anticiclonica destinata a far scendere un polo freddo in quota lungo l’europa centro-orientale, ma senza che lo stesso polo abbia poi la possibilità di scendere ulteriormente; altri, invece, lo caratterizzano come un vero e proprio asse di saccatura est-ovest in grado di scivolare lungo i balcani e di fornire il classico afflusso balcanico a parte della penisola, segnatamente a quella adriatica e meridionale. Naturalmente vedremo, anche se, nel complesso ed al netto della eventualità di una certa sbuffatina orientale con i soliti notiziari che scambiano dette sbuffatine per ondate di gelo, non risultano, almeno nel quadro del medio e del medio/lungo termine, scenari particolarmente orientati ad afflussi freddi degni di tale nome. Il disegno si riferisce alla situazione prevista intorno a metà settimana e mostra, con il supporto della simbologia (dalle frecce più grandi a quelle più piccole), l’evoluzione possibile indicata dei giorni immediatamente successivi…
Pierangelo Perelli