La possibilità di modesti tentativi di afflussi balcanici indicata in precedenza prende corpo e segna un quadro di fine mese caratterizzato proprio da tale scenario. Nulla a che vedere con chissà quali afflussi freddi; ma molto, comunque, a che vedere con un contesto continentale, associato al movimento nord/sud o nord-est/sud-ovest di un polo freddo in quota, evidentemente capace di imprimere un corso est/ovest alle correnti dei bassi strati, balcanico ed associato ad una certa diminuzione termica. L’evoluzione che abbraccia il corso del fine settimana offre anche lo spunto per esaminare la classica fenomenologia in base alla quale spinta e controspinta meridiana maturano nella direzione di profili antizonali. Governano tale dinamica vari elementi come forza di coriolis, forza di gradiente, vento geostrofico e legge di conservazione della vorticità. Nell’ambito di spinte meridiane i flussi tendono a disporsi lungo i meridiani, appunto, dettando poi forcing che favoriscono la rotazione degli assi delle onde in senso orario. In questo modo possono generarsi situazioni di azioni depressionarie a parziale sviluppo retrogrado. Il caso dei prossimi giorni appartiene proprio a tale situazione. Il flusso occidentale attuale tende ad una spiccata ondulazione che vede la salita di un promontorio lungo l’europa occidentale ed il conseguente sviluppo di una ondulazione negativa sull’europa centro-orientale; onda negativa successivamente destinata a maturare in un polo freddo in discesa verso la penisola balcanica e capace di allargarsi in senso retrogrado verso la penisola. L’interazione quota/bassi strati, quindi, è poi quella che determina la diminuzione della pressione nei bassi strati, da collocare sui mari intorno al meridione. Da cui il temporaneo afflusso balcanico associato a diminuzioni termiche e a destabilizzazioni su meridione ed adriatico centro-meridionale. Il disegno mostra la situazione prevista intorno ai giorni 29/30 ed indica in modo chiaro l’ondulazione sopra descritta, caratterizzata da promontorio sul nord-europa e da azione ciclonica su balcani e parte della penisola; la simbologia, a sua volta, intende marcare l’evoluzione esaminata che vede il corso occidentale attuale (freccia grande) evolvere nella direzione di un contesto meridiano in cui inizialmente le onde opposte maturano lungo i meridiani per poi tendere a ruotare i loro assi in senso orario…
Pierangelo Perelli