La meteo seria è quella che, quando guarda a forecast di medio/lungo termine, ne prende atto ma li considera come semplici quadri ipotetici, molto da confermare. In ragione di questo va assolutamente detto che l’irruzione fredda, proposta da un pò tutti i modelli intorno ai giorni 8/10 dicembre, rientra tra le possibilità ma anche tra le ipotesi che andranno confermate nel corso dei prossimi giorni. Al momento la medesima irruzione appare come l’affondo di una ampia saccatura, alimentata da aria artica, ed a rapida evoluzione nella direzione del classico profilo rex-blocking. Al netto dell’effettivo concretizzarsi di una tale situazione, nel merito molte incertezze sussistono in relazione a quanto l’azione fredda avrà una influenza più o meno diretta sulla penisola, a seconda della latitudine coinvolta. Il disegno mostra la situazione prevista dal modello europeo intorno ai giorni 7/8 dicembre, ed inquadra la ampia saccatura sopra menzionata, associata a nuclei freddi in quota che, relativamente, muovono verso sud, destinati, per come rappresentato dalla simbologia, a coagularsi in un ampio sistema ciclonico freddo con asse disposto lungo una direttrice nord-est/sud-ovest (da frecce blu a frecce viola). La possibilità che, effettivamente, la rapida evoluzione associata finisca per produrre un quadro decisamente invernale governato da un cut-off disposto tra balcani e mediterraneo, è reale ed in grado di regalare la prima vera ondata di freddo della stagione. Sarà da vedere, tuttavia, al fine di un episodio con tutti i connotati del vero episodio freddo, il preciso disporsi dei centri barici e dei flussi, in quota ed al suolo, sia in termini di latitudine che di struttura ed estensione…
Pierangelo Perelli