Una stagione, per la mancanza del freddo, piu’ simile all’autunno che all’inverno, quella che dopodomani , mercoledi’ 15 gennaio, dal punto di vista meteoclimatico, sara’ al suo giro di boa. Un passaggio che permette a Mario Giuliacci, Direttore del portale www.meteogiuliacci.it., di fare un primo bilancio di questo primo scorcio di stagione. ”Se non fosse stato, oltre che per il calendario, anche per le abbondanti nevicate cadute sulle regioni alpine, – sottolinea Giuliacci – non ci saremmo quasi accorti di essere nel pieno dell’inverno, perche’ la stagione e’ stata fino ora latitante, essendo mancato l’elemento che piu’ caratterizza l’inverno, ovvero il freddo. Ne sono una riprova le temperature registrate sulla nostra penisola dal primo dicembre ad oggi: sempre al di sopra della media dalle Alpi alla Sicilia e solo in rare occasioni scese fino a valori intorno zero gradi e, per di piu’, limitatamente al Nord Italia”. ”Non sono invece mancate le piogge le quali hanno interessato a piu’ riprese l’Italia con apporti significativi su molte regioni centro-settentrionali. Insomma la stagione in corso e’ stata fin ora piu’ simile all’autunno piuttosto che all’inverno. E nell’immediato probabilmente l’inverno seguitera’ a recitare il copione fino ora visto perche’ sembra che le correnti atlantiche imperverseranno sull’Europa ancora per altri 10-15 giorni tanto che gia’ questa settimana sara’ all’insegna della pioggia su quasi tutta la penisola. Tuttavia, pur non conoscendo ancora il come e il quando, vi sono comunque buone ragioni per ritenere che il freddo invernale arrivera’ almeno in febbraio”. “Un primo elemento che gioca a favore di tale prognosi – dice Giuliacci “e’ la statistica del recente passato: negli anni 2000 non e’ mai capitato che nella seconda meta’ dell’inverno (15 gennaio/28 febbraio) non si sia verificata almeno una ondata di freddo. Anzi nel 70% circa delle annate, vi e’ stata qualche ondata di freddo anche in marzo. Un secondo elemento – afferma ancora Giuliacci – che suffraga una cambio di marcia dell’inverno e’ costituito dalle prime evidenti crepe nella compattezza del vortice polare, quel vasto lago di aria artica che alberga entro il circolo polare”. ”Il gelido vortice che fino alla fine di dicembre era ancora ben saldo e compatto nella sua naturale dimora, ha iniziato a rompere qua e la’ gli argini, frantumandosi in piu’ spezzoni uno dei quali e’ quello che una settimana fa ha portato una storica ondata di gelo fa sugli USA e probabilmente ne scatenera’ un’altra alla fine di questa settimana sempre negli Stati Nord orientali degli USA. Ma e’ ovvio ritenere che prima o poi il bersaglio sara’ l’Europa”.
Meteoweb