L’anomalia della circolazione atmosferica che ha pesantemente condizionato il tempo di una buona parte dell’Europa e del Mediterraneo nelle ultime settimane è ormai cosa ben nota a tutti. Volendo sintetizzare questo quadro prendendo ad esempio l’anomalia media del campo di altezza di geopotenziale a 700 hPa(cioè a circa 3000 metri), calcolato sul periodo compreso tra l’11 gennaio ed il 10 febbraio, possiamo osservare come tale anomalia raggiunga valori insolitamente negativi su tutto il settore centro-occidentale del continente europeo (figura 1), ad evidenziare come su queste aree la posizione del piano isobarico di 700 hPa si è mediamente posizionato fino a 160-180 metri più in basso rispetto a dove sarebbe dovuto essere secondo la climatologia degli ultimi 30 anni. Tale situazione può essere ovviamente estesa anche a tutta la colonna atmosferica compresa tra la tropopausa ed il suolo, dove corrisponderà un campo di pressione più bassa rispetto alla media climatica: in parole povere, si tratta di un segnale che attesta la continua formazione di profondi vortici ciclonici che hanno poi accompagnato le numerose perturbazioni atlantiche anche verso la nostra penisola. Partendo da questa situazione, è quindi lecito domandarsi come questo segnale potrebbe evolvere il prossimo mese, dal momento che sarebbe quasi impossibile ritenere probabile un suo azzeramento, vista la sua magnitudo.
Per dare una prima risposta a questo quesito, facciamo riferimento ai primi scenari elaborati dal modello climatico accoppiato oceano-atmosfera del NCEP. Tale modello fornisce la previsione media di ensemble delle anomalie dei principali parametri atmosferici considerando 40 scenari di previsione che sono calcolati modificando opportunamente le condizioni iniziali osservate in un periodo di 10 giorni: in questo caso, facciamo riferimento alle osservazioni raccolte nel periodo compreso tra il 2 e l’11 febbraio. Per di più, tale previsione è disponibile solo per quelle aree in cui la sua affidabilità è superiore al 30%: al di sotto di questa percentuale di attendibilità (in gergo tecnico, parliamo di skill) la previsione viene omessa e sostituita con macchie di colore grigio.
Detto ciò, se andiamo allora ad osservare la previsione media del campo di altezza di geopotenziale proprio a 700 hPa per il mese di marzo (figura 2), possiamo notare come il modello vedrebbe una traslazione verso nord-ovest dell’anomalia negativa di tale parametro, sostituita in parte da un’anomalia positiva che si presenterebbe più intensa sul settore atlantico ad ovest della penisola iberica. La posizione media assunta dalle isoipse (linee nere), lascerebbe supporre che il segnale dominante possa quindi essere quello di un Anticiclone delle Azzorre piuttosto invadente sull’Europa occidentale, ma che comunque potrebbe far scorrere le correnti atlantiche anche verso il bacino centrale del Mediterraneo mantenendo una componente prevalentemente da nord-ovest. Tali correnti riuscirebbero a spingersi anche sul settore continentale europeo, percorrendo soprattutto le latitudini oltre il 50° parallelo. Con un flusso più mite occidentale, una siffatta situazione darebbe credito anche ad una previsione di anomalia positiva per quanto riguarda il campo di temperatura a 850 hPa (figura 3): infatti, secondo questa prima proiezione, il mese di marzo potrebbe risultare più caldo della norma su gran parte del nostro continente. Senza scendere nel dettaglio sul valore dell’anomalia, ci limitiamo solo ad evidenziare l’esistenza di questa eventualità.
Per quanto invece riguarda la previsione sull’anomalia delle precipitazioni, non abbiamo un segnale robusto da poter proporre una previsione in linea di massima abbastanza affidabile: si può appena osservare, in accordo con l’anomalia del campo di altezza di geopotenziale a 700 hPa discusso nella seconda figura, che potrebbe piovere meno del normale sui settori sud-occidentali europei (cioè dove sarebbe presente il segnale legato all’Anticiclone delle Azzorre) e più del normale su parte dei Paesi scandinavi (cioè dove sarebbe più presente il segnale del flusso atlantico). Per una buona parte dell’Europa le precipitazioni potrebbero essere nella norma, ad eccezione del Mediterraneo e delle Isole Britanniche dove al momento non è possibile fornire un’indicazione per via dell’affidabilità troppo bassa (aree in grigio). Al momento, possiamo quindi concludere che il mese di marzo potrebbe essere caratterizzato da un Anticiclone delle Azzorre piuttosto invadente sull’Europa occidentale e da un’anomalia di temperatura positiva su buona parte del continente.
Aggiorneremo ovviamente il quadro qui illustrato e descritto alla fine del mese.
NOTA BENE: le previsioni mensili rappresentano l’ultima frontiera della meteorologia e sono da intendere come sperimentali.