Sulla Stazione Spaziale l’uomo non ha mai portato i confini che ha inventato sulla Terra: e’ questa una delle impressioni piu’ forti che i sei mesi in orbita hanno lasciato all’astronauta Luca Parmitano e ai suoi compagni di equipaggio, il comandante russo Fyodor Yurchikin e l’americana Karen Nyberg. Lo hanno raccontato oggi a Roma gli stessi astronauti nella loro prima conferenza pubblica, organizzata dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), dopo la missione. ”Ovunque mi trovi, la mia casa e’ la Terra”, ha detto Nyberg. Insieme i tre hanno condotto in orbita ben 211 esperimenti ed e’ proprio questa attivita’, per Yurchikin, “la piu’ importante da condurre nello spazio. Si’ – ha aggiunto – alle future missioni sulla Luna e su Marte, ma le attivita’ in orbita dovranno avere la precedenza”. Che lo spazio in generale debba essere una priorita’ per l’Europa e’ convinto il capo del corpo degli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Franck De Vinne: “e’ un’attivita’ importante per i benefici che puo’ offrire ai cittadini europei, per il contributo alla conoscenza e perche’ e’ un investimento che genera crescita economica e lavoro”.
Meteoweb