Editoriali — 20 Febbraio 2015

Col passare dei giorni, siamo prossimi al weekend, sembrano crescere esponenzialmente le quotazioni sull’irruzione artica di metà settimana prossima. I due modelli più autorevoli – l’americano GFS e l’europeo ECMWF – evidenziano una sostanziale concordanza in tal senso, ponendo quindi l’accento sull’analisi proposta ieri. Ma cos’è che potrebbe accadere? Beh, la dinamica barica non dovrebbe discostarsi da quanto avvenuto nei mesi precedenti (ovviamente con le dovute differenze del caso): Alta delle Azzorre collocata a ridosso dell’Europa occidentale e allentamento del Vortice Polare – importante a tal proposito la parziale migrazione delle masse artiche sulla Scandinavia.

La posizione anticiclonica è propizia per lo scivolo dell’aria fredda in direzione del Mediterraneo. Ed è proprio quello che dovrebbe accadere. A questo punto vi starete domandando: nevicherà a bassa quota? E se si, dove? Le isoterme in quota saranno gelide, fredde a livello del suolo. Trattandosi di una massa d’aria marittima, l’intensità dei fenomeni faciliterà il trasferimento del freddo verso il basso ed è probabile che le nevicate possano spingersi fin sulle colline del Centro Nord. Le regioni settentrionali potrebbero avere, localmente, qualche nevicata sin sul piano (ad esempio in Piemonte) mentre al Sud potrebbe comunque nevicare al di sotto o in prossimità dei 1000 metri.

meteogiornale

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