Ambiente, territorio & dissesti — 20 Agosto 2013

Gli eventi atmosferici estremi favoriti dal recente cambiamento climatico rappresentano attualmente la maggior preoccupazione degli agricoltori inglesi. Del resto secondo Peter Kendall, presidente dell’Associazione degli Agricoltori britannici, a causa degli sconvolgimenti climatici in futuro comparto agricolo del paese potrebbe non essere più in grado di soddisfare la domanda di una popolazione in continua crescita.
L’allarme è stato lanciato alla fine di luglio, proprio in una fase in cui gli eventi estremi si sono resi protagonisti del clima inglese. Lunedì 22 luglio, durante la più lunga ondata di caldo degli ultimi anni, a Londra si sono toccati infatti i 33,5 gradi, che per la capitale rappresentano la più alta temperatura registrata negli ultimi 6 anni (ovvero dal 20 luglio 2006). Il giorno successivo, martedì 23, il caldo e un grave e lungo periodo di siccità sono stati bruscamente interrotti da un’ondata di violenti temporali accompagnati da numerosi allagamenti nelle Midlands e nelle regioni sud-orientali della Gran Bretagna. Insomma, tutti eventi estremi che, tra le altre cose, hanno anche messo in seria difficoltà il comparto agricolo britannico.
Come sottolinea anche lo stesso Kendall in Gran Bretagna, nell’ambito dell’attuale cambiamento climatico caratterizzato in primo luogo dal riscaldamento del Pianeta (Global Warming), per l’agricoltura i vantaggi derivanti da inverni più dolci sono ampiamente annullati dal vertiginoso aumento di eventi atmosferici estremi che si nutrono del calore presente in Atmosfera, e tra questi in primo luogo violenti nubifragi, ondate di caldo intenso e periodi di severa siccità, fenomeni capaci di negli ultimi anni di compromettere seriamente numerosi raccolti.
A conferma di quanto sostenuto da Kendall ci sono i dati sulla produzione agricola britannica: da storico produttore ed esportatore per la prima volta nella sua storia più recente nel 2013 il Regno Unito si è trasformato in un paese importatore di frumento, dando avvio a un’importante e preoccupante inversione di tendenza.

Fonte Meteogiuliacci

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