20-09-2015, ore 18:00 – Salve a tutti; aria fredda che ha invaso le nostre regioni peninsulari, con annesso nucleo freddo in quota e minimo depressionario al suolo. Le immagini dal satellite evidenziano gli intensi ammassi temporaleschi presenti nelle regioni meridionali, dalla Calabria alla Puglia (fig.1).
fig.1
Come si vede dalla fig.1, il vortice depressionario, con un minimo in quota attualmente nel Tirreno, si è dimostrato più attivo al sud e nelle regioni Adriatiche, mentre le regioni del nord e del medio alto Tirreno risultano più riparate dal maltempo. L’aria fredda però è arrivata nelle nostre regioni, anche se, come spesso capita in presenza di avvezioni fredde nordatlantiche o artiche, inizialmente è presente soprattutto in quota. In mattinata pertanto, in molti hanno avuto l’impressioone che non fosse cambiato nulla, ma nel pomeriggio, con l’arrivo della instabilità anche al sud, il peggioramento ha mostrato il suo vero volto, con l’innesco di temporali anche di forte intensità, con grandinate di notevole potenza e riversamento di aria fredda al suolo. Ecco le temperature alle ore 16:40 nelle regioni italiane, da sottolineare quelle presenti al sud e, soprattutto nell’Adriatico centrale e meridionale (fig.2).
fig.2
Fanno davvero sobbalzare dalla sedia i valori di 19° C di Foggia e Bari, dove erano in atto precipitazioni temporalesche, ma anche i 23° C di Pescara, i 26° C di Catania e i 24-25° C di tutta la costa riminese. Per chi volesse andare a riverdersi gli editoriali dei giorni scorsi, ecco una lista delle differenze, in gradi, con quanto rilevato nei giorni di giovedì e venerdì alla stessa ora.
FOGGIA; -21 (!!!!!)
BARI; -17
PESCARA; -17
TERMOLI; -17
ANCONA; -13
CATANIA; -12
RIMINI; -11
ROMA; -8
La diminuzione delle temperature c’è stata ed è stata brutale, Foggia, in molti ricorderanno, segnalava ben 40° C nel primo pomeriggio di Giovedì e Venerdì. La colpa (o il merito, dipende dai punti di vista), di tale differenza risiede quindi nell’afflusso di aria fredda proveniente dal nordatlantico e nell’instabilità che ha consentito il riversamento del freddo al suolo. Davvero intense le cellule temporalesche al sud Italia, come si evince dal radar (fig.3).
fig.3
Ben visibile un overshooting top al largo nello Ionio, nella cellula “calabrese” (fig.4).
fig.4
Dalla carta delle temperature a 850 hPa prevista per le 14:00 di oggi, si evince come mai le fenomenologie più violente stiano avvenendo proprio in un arco disteso tra Calabria ionica e Salento; infatti, la linea demarcazione tra l’aria fredda in arrivo da nordovest e quella calda sahariana preesistente (linea di convergenza) passava proprio da quelle parti alla quota geopotenziale di 850 hPa (fig.5).
fig.5
Per i più tecnici, risulta utile inserire il radiosondaggio delle ore 12:00 utc sulla verticale di Brindisi. Dalla fig.5 sik vede bene come le temperature realmente misurate in quota (sopra i 2000 m ca.) risultassero molto inferiori a quelle previste per un gradiente teorico (adiabatico), insomma in quota c’era aria più fredda di quella che ci sarebbe dovuta essere. In tal modo la convezione era fortemente incentivata e i risultati si sono visti nelle ore successive (fig.6).
Cosa accadrà quindi nelle prossime ore?? Il minimo in quota continuerà a scivolare verso sudest, raggiungendo lo Ionio nelle prime ore di domani mattina, con una configurazione dotata di buona baroclinità, ovvero con un minimo al suolo avanzato collocato in prossimità delle coste della Grecia (fig.7).
fig.6
Le conseguenze pratiche delle dinamiche esposte, consisteranno nel fatto che l’instabilità nelle regioni Adriatiche e nell’estremo sud raggiungerà l’acme nelle prossime ore, con rovesci e temporali diffusi, forti nel Salento e ancora nella Calabria ionica; successivamente, in nottata, i fenomeni si attenueranno nel medio Adriatico e le correnti si orienteranno ovunque da nordest al suolo. Le piogge e i temporali proseguiranno in Puglia nella giornata di lunedì, anche forti e, più sparsi nella Calabria, Basilicata e settori interni campani, mentre altrove il tempo andrà migliorando (fig.8)
Le temperature diminuiranno ancora ovunque e, nelle prime ore del mattino di domani, lunedì, il fresco sarà tangibile ovunque, anche al nord e nel versante tirrenico, dove però le temperature risaliranno di giorno. Altrove, in Adriatico e al sud, i valori saranno sottomedia di alcuni gradi, soprattutto nelle località bersagliate da maltempo (fig.9).
fig.9
Ecco quindi realizzate le premesse che vedevano la presenza di un brusco abbassamento delle temperature nelle regioni italiane.
Si tratterà solo di una parentesi?? Non esattamente, almeno per i prossimi giorni farà abbastanza fresco e, per mercoledì sera, è previsto l’arrivo di una nuova perturbazione, sulla scia del treno Atlantico aperto dal presente peggioramento (fig.10).
fig.10
Tale perturbazione sarà correlata all’arrivo di una cavo d’onda meglio organizzato del precedente e porterà piogge, temporali e fresco in molte regioni del centronord tra mercoledì e giovedì, specialmente lungo il versante Adriatico (fig.11).
fig.11
Le temperature risulteranno piuttosto basse ovunque per il periodo e, dopo il passaggio della saccatura farà piuttosto fresco su tutta Italia, secondo le previsioni attuali del modello americano, ecco le temperature previste per venerdì mattina della prossima a settimana (fig.12).
fig.12
Insomma, temperature che si sono abbassate e che si abbasseranno ulteriormente in nottata nelle regioni italiane e tendenza che vede, almeno fino a venerdì prossimo, il mantenimento di condizioni di instabilità e fresco nelle regioni italiane.
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)