Sarajevo, 17 mag. (TMNews) – Si alza il bilancio delle vittime delle inondazioni in Bosnia e Serbia, dove tra ieri e oggi sono stati recuperati i corpi senza vita di almeno venti persone e si teme che il conteggio dei morti sia destinato a salire con il ritiro delle acque. I due Paesi balcanici non vedevano piogge ed esondazioni di tale entità da 120 anni a questa parte, sottolineano i media.
Oggi nella cittadina bosniaca di Doboj sono stati trovati sette cadaveri, ha annunciato Milorad Dodik, il presidente della Republika Srpska, l’entità serba della Bosnia Erzegovina.
Un’altra vittima è stata scoperta a Samac. Questi ritrovamenti portano a 11 il bilancio in Bosnia, dove da mercoledì interi villaggi e città sono in balia di esondazioni e frane.
In Serbia, il bilancio è incerto, perchè le autorità hanno deciso di non dare cifre sino alla fine delle operazioni di soccorso. Ma il premier Aleksandar Vucic giovedì ha parlato di tre morti e oggi le squadre al lavoro hanno detto che ci sono altre vittime, secondo indiscrezioni almeno sei.