TOKYO – Il maltempo e le bufere di neve record sul Giappone hanno causato finora 17 vittime e più di 1.650 feriti, in particolare nelle prefetture di Gunma, Saitama, Yamanashi, Nagano, Shizuoka, Shiga e Oita. Mentre sono più di un migliaio i veicoli ancora intrappolati nel manto bianco da due giorni su due strade di collegamento tra Nagano-Gunma e Nagano-Yamanashi, con i soccorritori impegnati a distribuire acqua, cibo e benzina.
Le abbondanti nevicate che da alcuni giorni stanno colpendo il Giappone hanno anche spinto i colossi dell’auto, come Toyota, Honda e Suzuki, a sospendere le operazioni in alcuni impianti situati nella parte centro-orientale dell’arcipelago.
L’eccezionale ondata di maltempo è destinata a continuare, dato che la Japan Meteorological Agency (Jma) ha previsto per domani ancora neve in Hokkaido, l’isola più a nord, su Niigata (costa occidentale) e possibilmente su Hiroshima e Takamatsu (parte centrale), mentre potrebbe tornare mercoledì sulla costa orientale, includendo Tokyo.
Secondo la tv pubblica Nhk, sull’autostrada Tokyo-Nagoya si è formata una coda di veicoli lunga circa 40 km, mentre sarebbero oltre 5.000 le persone residenti in villaggi e frazioni ormai irraggiungibili. Il ministero dei Trasporti ha calcolato che fino a questa mattina erano oltre 400 i tratti stradali chiusi al traffico “per impraticabilità”, al punto che ai mercati generali di Tokyo è giunto appena il 65% dei quantitativi soliti di merce, a partire dalla frutta e dalla verdura.
Toyota ha interrotto le attività in quattro impianti e Suzuki in tre nel Giappone centrale, senza fornire indicazioni sulla durata. Honda, invece, riprenderà già domani le operazioni in due impianti rimasti chiusi in giornata.
Nei giorni scorsi, l’allerta ha avuto inizio dall’isola meridionale di Kyushu per spostarsi su quella di Honshu, la stessa di Tokyo: nella capitale, così come accaduto lo scorso weekend, sono caduti in meno di 24 ore, sostanzialmente nella notte tra venerdì e sabato, 27 centimetri di manto bianco, contro la decina attesa. Questa volta, rispetto a una settimana fa, la coltre si è sciolta già in mattinata a seguito del rialzo delle temperature, della pioggia e, infine, del sole. La Jma ha messo in guardia dal rischio valanghe, soprattutto lungo le Alpi giapponesi, la catena montuosa che taglia in due l’isola di Honshu, da sud a nord, proprio a seguito del rialzo delle temperature.
Ansa.it