Ambiente, territorio & dissesti — 21 Agosto 2013

Il mese di settembre bussa alle porte e con il primo di settembre inizia, dal punto di vista meteoclimatico, l’autunno. Ecco allora qui  una prima approssimata proiezione sul clima presumibile del mese.

Per coloro che non fossero interessati alla disquisizione tecnico-scientifica circa le caratteristiche più probabili che dovrebbe avere il mese prossimo, consigliamo di passare direttamente alle conclusioni alla fine di questo articolo.

La nostra previsione è basata essenzialmente sulla circolazione media prevista per settembre alla quota barica di 500 hPa (circa 5500 metri) e rappresentata nella prima figura, sulla base del modello climatico americano CFSv2 (CoupledForecast System; versione 2) della NOAA.

Tali modelli per previsioni a lunga scadenza sono basati soprattutto sui valori oceanici osservati di SST (Sea SurfaceTemperature) e di copertura globale da ghiacci. Del resto l’aggettivo “coupled” sta ad indicare che il modello atmosferico è “accoppiato” con l’influenza degli Oceani. Il modello è la media d’insieme di 40 previsioni il cui stato iniziale è la media delle condizioni osservate negli ultimi 10 giorni precedenti la data di emissione della previsione.

Balza subito evidente il vasto promontorio di alta pressione che dal Nord Africa si allunga fino all’Italia e, da qui, fino al Baltico. Noi abbiamo tracciato l’asse di simmetria del promontorio (linea continua rossa). Ebbene si può notare come nella parte sinistra del promontorio scorrano correnti sudoccidentali atlantiche (freccia celeste) lungo le quali dovrebbero essere trasportate, di quando in quando, fresche e piovose perturbazioni atlantiche. Tali perturbazioni, come da figura, intesserebbero anche il Nord Italia e l’Alto Tirreno.

Nella parte destra del promontorio, invece, come da teoria, vi è un trasporto verso est di vorticità anticiclonica, con conseguente innesco di moti verticali discendenti (subsidenza) nell’area posta immediatamente ad est del promontorio stesso Ma in  questo caso, l’aria, nel moto di lenta discesa verso il basso, si muove ovviamente da pressioni minori a pressioni via via maggiori e quindi si riscalda. Ma ogni riscaldamento di una massa d’aria, fa diminuire, a parità di contenuto di vapore acqueo, l’umidità relativa della massa d’aria, allontanando dalla saturazione la massa d’aria stessa. Questo è, del resto, il motivo per cui nel lato destro di un promontorio prevale il bel tempo con cielo più o meno sereno. Dalla figura allora si arguisce che le aree interessate da subsidenza sarebbero gran parte delle regioni centrali e della Sardegna e tutte le regioni meridionali (colore giallo) e quindi su tali regioni in settembre dovrebbe predominare il bel tempo.

La mappa di previsione della piovosità elaborata per settembre ancora dal modello CFSv2 (vedi seconda mappa), in effetti conferma che le aree ove è previsto che siano prevalenti le piogge, dovrebbero essere il Nord Italia e le regioni dell’Alto Tirreno;  piovosità trascurabile invece su gran parte del Centrosud e sulle Isole.

Per quanto riguarda la temperatura ci aspetteremmo sul Nord Italia e sulle regioni dell’AltoTirreno la prevalenza di nubi e di piogge determini valori termici inferiori alla media, mentre la  prevalente serenità del cielo, o quasi, dovrebbe determinare temperature al di sopra della media su gran parte del Centrosud.

Conclusioni

Allo stato dell’arte, il modello  americano CFS per previsioni a lunga scadenza (mensili) prevede che il mese di settembre sull’Italia dovrebbe avere in media le seguenti caratteristiche:

  • Nord Italia e regioni del’Alto Tirreno:

piovosità superiore della media climatica e un  po’ più fresco del normale;

  • Gran parte delle regioni centrali, su quelle meridionali e sulle Isole:

tempo in prevalenza bello, piovosità trascurabile,  con temperature al di sopra della media.

Entro la fine del mese faremo un  aggiornamento di questa prima previsione di massima.

N.B. Le previsioni allegate sono puramente indicative e pertanto non vanno usate per applicazioni o scopi commerciali.

Fonte Meteogiuliacci

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