Il semplice transito di un modesto asse di saccatura sarà comunque sufficiente a smuovere un po’ l’aria sull’Italia. La saccatura in questione è quella ben schierata sul vicino Atlantico e che rimarrà protagonista della scena ancora per alcuni giorni.
Una modesta ondulazione che porterà a contatto l’aria calda nord-africana, già presente in modo massiccio al centro e al sud, con quella più fresca atlantica in procinto di far breccia al nord. Dunque qualcosa cambia, anche se per una manciata di ore.
Tra il pomeriggio e la sera di oggi, mercoledì 13 aprile un corpo nuvoloso legato al fronte di aria fresca atlantica spazzolerà, per così dire, l’arco alpino, dove si potranno avere rovesci, anche temporaleschi, in trasferimento da ovest verso est. L’aria fresca in discesa dalle vallate interessate da precipitazioni, potranno attivare qualche acquazzone anche sui settori padani posti a nord del fiume Po. Anche in questo caso non si esclude la possibilità di locali manifestazioni temporalesche di tipo generico, dunque di moderata intensità.
La resistenza opposta dall’anticiclone nord-africano però non permetterà la propagazione delle precipitazioni anche verso il resto dell’Italia. Il tessuto nuvoloso infatti verrà dissipato strada facendo, mentre rimarrà attivo il canale di aria più fresca. Domani quindi (giovedì 14) si assisterà alla rotazione del vento dai quadranti settentrionali (principalmente Maestrale), cui si accompagnerà un evidente calo delle temperature su tutto il comparto centro-meridionale dell’Italia, Isole comprese.
Un calo termico di alcuni gradi, anche 6-7°C su alcuni settori che in ogni caso, tengo a sottolineare, NON porterà il freddo. Le temperature di partenza saranno infatti molto alte per la stagione e il calo termico si risolverà in una rinfrescata parziale, che difficilmente riuscirà a riportare i valori in linea con la media. In più già da venerdì 15, si assisterà ad un nuovo rialzo…
Luca Angelini per Meteoservice.net