Sono proseguiti per tutta la notte i lavori a bordo della Concordia, dopo che il relitto è tornato a galleggiare. I tecnici, dopo averla fatta salire di due metri e averla spostata di 30, hanno ancorato e stabilizzato la Concordia in modo da poter proseguire le operazioni che consentiranno il rigalleggiamento vero e proprio e, successivamente, la partenza. “Nei prossimi giorni – ha detto ieri al termine della prima fase il responsabile del progetto di rimozione, l’ingegner Franco Porcellacchia – lavoreremo in maniera continuativa per l’abbassamento dei cassoni, che sul lato di dritta non sono ancora in posizione, e per posizionare le ultime catene”. Un lavoro, come ha spiegato Nick Sloane, che durerà 48 ore. “Ci vorranno circa due giorni per mettere i cassoni in posizione, tra mercoledì e giovedì saremo pronti per il rigalleggiamento definitivo”.
Nessuna forma visibile inquinamento
“Attorno al relitto non abbiamo visto forme visibili, a occhio nudo, di inquinamento”. Lo ha detto Franco Porcellacchia, capo progetto tecnico di Costa, parlando dei lavori di rimozione della Concordia, in conferenza stampa all’Isola del Giglio. “Abbiamo potuto fare una verifica del fondo della nave con i robot – ha aggiunto – e abbiamo visto che è integro, senza spaccature, che è in buone condizioni. E questo è molto buono per scongiurare eventuali fuoriuscite di liquidi”. “I risultati delle analisi arriveranno domani – ha confermato la direttrice dell’osservatorio ambientale, Maria Sargentini- da un punto di vista macroscopico non si vede nessun segnale di intorbidamento né di cambio di macroscopico di qualità delle acque. Siamo in una condizione di assoluta tranquillità”.
Porcellacchia, isola tornerà come prima
“Abbiamo un impegno, quello di riportare il Giglio il più possibile nelle sue condizioni originarie, quando è avvenuto l’incidente”. Lo ha detto il capo progetto tecnico di Costa, Franco Porcellacchia, in conferenza stampa al Giglio, riferendosi al ripristino ambientale. “Questo significa ripulire il fondale e rimuovere tute le strutture – ha aggiunto – E’ un impegno che intendiamo onorare. Continueremo con queste attività fin da quando il relitto lascerà il sito”. Le operazioni entreranno poi nel vivo “già da settembre – ha aggiunto – Le attività andranno avanti almeno un anno”.
Gabrielli, in cabina regia 12 uomini d’oro
Sul ponte della Concordia, a guidare le operazioni di rigalleggiamento, sono gli stessi uomini e donne che a settembre scorso furono i protagonisti della rotazione della nave. Lo ha confermato il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. “Sono gli stessi 12 uomini d’oro – ha detto – squadra che vince non si cambia”. Ai rappresentanti di Titan Micoperi va aggiunto l’ammiraglio Tortora, il consulente del governo italiano e l’uomo che rappresenta il collegamento tra il privato responsabile dell’ operazione e la parte pubblica cui spetta il controllo del rispetto delle leggi e della salvaguardia ambientale.
Galletti, bene operazione, tenere guardia alta
“Abbiamo cominciato bene, ma l’operazione finirà solo con il trasporto del relitto a Genova”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, commentando in conferenza stampa all’Isola del Giglio le prime fasi del rigalleggiamento della Concordia. “Cito due vecchi proverbi – ha continuato – chi bene inizia è a metà dell’opera, ma è bene quello che finisce bene – ha aggiunto – quindi dobbiamo mantenere la guardia alta. L’operazione è fatta nelle più assolute trasparenza, attenzione e professionalità”.
Programma rispettato nei minimi termini
“Il programma è rispettato nei minimi termini”. Lo ha detto il ministro all’ambiente, Gian Luca Galletti, al Giglio per seguire la rimozione della Concordia. “E’ finito lo svuotamento dei cassoni – ha spiegato parlando con i giornalisti – fra un po’ comincerà il rigalleggiamento, poi la nave verrà spostata di 25-30 metri”. Riguardo la tutela ambientale “noi abbiamo ipotizzato ogni evenienza – ha spiegato – e per ogni evenienza una risposta al problema. Io mi aspetto che non ci sia bisogno di mettere in atto tutte quelle misure di precauzione che abbiamo ipotizzato, ma se ce ne fosse bisogno noi siamo pronti”.
Piattaforme vanno smantellate
“Noi abbiamo ipotizzato, fin dall’inizio, di ripristinare il Giglio come era prima: prima le piattaforme non c’erano e dopo non ci devono essere”. Lo ha detto il ministro all’ambiente, Gian Luca Galletti, al Giglio per seguire la rimozione della Concordia. Nei giorni scorsi era stata avanzata l’ipotesi di lasciare le piattaforme installate sul fondale del Giglio e su cui poggia il relitto.
Costa, spesi 1,5 mld, contribuito 1 mld a Pil
Alla Carnival il progetto di rimozione del relitto della Costa Concordia costerà circa 1,5 miliardi di euro. “Il progetto ha contribuito al Pil nazionale con un miliardo di dollari e salirà fino ad un miliardo di euro”. Lo ha detto l’ad di Costa Michael Thamm in conferenza stampa all’Isola del Giglio. Thamm ha spiegato che al momento la Carnival ha speso un miliardo di euro, ma che la cifra non comprende il trasporto a Genova, lo smaltimento e il ripristino ambientale.
Fonte: Ansa.it