Climatologia — 16 Settembre 2014

Un cambiamento della stagione invernale si sta verificando con decisione nell’Emisfero Settentrionale.

Gli inverni tendono a diventare più freddi, e, soprattutto, molto più nevosi.

Le cause a cui attribuire questo incremento della nevosità invernale sono controverse: i fautori del Global Warming affermano che è colpa dello scioglimento dei ghiacci artici e della maggiore umidità a disposizione dell’aria.

Ma, d’altronde, forti nevicate si sono avute lo scorso inverno quando i ghiacci artici erano in recupero, la neve si è spinta fino a basse latitudini, e non tutti sono concordi sull’attribuzione a questa causa.

Osservando il grafico, tratto da Steve Goddard, notiamo che la nevosità invernale è diminuita fortemente tra il 1970, ed il 1995, quando raggiunse il suo minimo.

Poi, si è avuta un’inversione di tendenza, e, negli ultimi due decenni, l’aumento è stato veramente forte.

Questo indubbiamente contrasta con la teoria del GW che vorrebbe la sparizione graduale della neve invernale sul Nord Emisfero.

Diminuisce invece la neve totale in Primavera ed Estate, mentre un lieve aumento è presente in Autunno.

Il semestre invernale, insomma, sta gradualmente diversificandosi sempre di più da quello estivo, aumentando i contrasti tra le due stagioni “forti” dell’anno.

 

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FONTE: freddofili.it

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