La settimana appena trascorsa ha visto il predominio di un’ampia saccatura perturbata centrata sul cuore dell’Europa ed alimentata a tratti da impulsi freddi d’estrazione artica. Da ciò sono scaturiti inevitabili contrasti termici, tipicamente primaverili, con instabilità marcata e diffusa. In generale, le temperature sono risultate un po’ più basse della norma su un’ampia fetta del comparto centro-occidentale del Continente, mentre sulle aree più orientali si è avuto più caldo della norma per la contestuale risalita di correnti meridionali, così come su Scandinavia e Scozia per la presenza dell’alta pressione.
Il maltempo è stato l’assoluto protagonista, con temporali che si sono susseguiti costantemente apportando fenomeni anche di forte intensità. Dopo le storiche alluvioni d’inizio mese, che hanno messo in ginocchio le zone balcaniche, il maltempo ha preso di mira le nazioni centrali e orientali europee. Le maggiori piogge, con accumuli anche mediamente superiori ai 100 millimetri, si sono accanite principalmente su Austria, Germania, Polonia, Bulgaria e Romania, risparmiando fortunatamente le aree precedentemente colpite dalle catastrofiche alluvioni: lo si può notare dalla cartina sottostante, relativa alle precipitazioni fra il 25 ed il 31 maggio.
Fonte: Meteogiornale.it