Il tempo che vediamo transitare sui cieli di casa nostra non è mai li per caso, ma è il risultato di manovre a volte anche molto complesse che si originano anche molto lontano. Così l’aria che abbiamo respirato i giorni scorsi si era prodotta sulle dune del Sahara, mentre quella più tersa e fresca attuale ci arriva dal nord dell’Atlantico.
La curvatura anticiclonica aiuta, per così dire, l’affermazione del sole ma sarà paradossalmente anche causa del successivo peggioramento atteso per il fine settimana, dato che i massimi di pressione emigreranno verso l’oceano legandosi con l’altro ciclope dell’oceano, l’anticiclone delle Azzorre, ponendosi come obiettivo il grande nord. Anche le più recenti carte relative ai principali modelli numerici di previsione quindi confermano la linea di tendenza anticipata in questo precedente approfondimento.
Sole dunque mercoledì, a parte forse qualche sottile e innocua velatura sugli orizzonti di nord-ovest per l’avvicinarsi lento e incerto del rotore nuvoloso legato ad un vortice che dall’Atlantico si è portato nei pressi della penisola Iberica e che porterà le prime nubi nella giornata di giovedì. Ma non sarà per via di questo vortice che cambierà il tempo sull’Italia. Anche in questo caso dobbiamo guardare molto lontano, dato che l’aria pronta a partire alla volta dell’Europa sta mettendosi in moto proprio ij queste ore addirittura dall’Artico groenlandese.
Si tratterà pertanto con tutta probabilità di aria artica marittima, un tipo di aria freddo e con notevole spessore. Un freddo che arriva dall’alto e pertanto piuttosto lento a manifestarsi, spesso accompagnato da rovesci e temporali. Ecco abbiamo anticipato i fenomeni con i quali potremo avere a che fare nel corso del ponte del 25 aprile. Le piogge al momento sembrano risultare più probabili sulle regioni settentrionali e centrali, meno al sud e sulle Isole e inizieranno a fare la loro comparsa già nella giornata di venerdì.
La distanza temporale ci impone a questo punto di tirare i remi in barca e attendere le prossime corse dei modelli numerici prima di inoltrarci in eventuali dettagli. Per il momento quindi vi propongo un video che spiega in poche e semplici parole la dinamica di questo importante “ritorno alla primavera”.
Luca Angelini per Meteoservice.net