Come spesso accade gli Stati Uniti d’America sorprendono per gli enormi contrasti di condizioni meteo anche tra zone vicine e i repentini cambiamenti del tempo, a causa degli enormi spazi privi di ostacoli orografici e della mancanza di catene montuose che blocchino le irruzioni fredde artiche quanto quelle calde tropicali.
Un esempio recente di quanto descritto lo troviamo a Denver, in Colorado. La città, posta a 1600 metri di quota, ha visto cadere la prima neve venerdì 12 settembre, in netto anticipo sui tempi soliti, visto che le prime nevicate con accumulo misurabile normalmente non arrivano prima di ottobre e in qualche caso novembre, mentre la nevicata più precoce di sempre data 3 settembre nel 1961.
A metà degli anni ’90 ci furono diverse nevicate in settembre, riassunte in questo grafico. La media mensile di 1,1 inches (1,3 alla stazione aeroportuale), equivale a circa 3 cm. Fonte immagine twitter@/9NEWSWeather
Ma solo due giorni dopo il termometro ha toccato i 30,0°C! Martedì 16, mercoledì 17 e giovedì 18 settembre, addirittura si sono raggiunti i 31,1°, 31,7°C e 32,2°C, valori molto superiori ai 25,8°C della media delle massime di settembre.
Più a ovest, notevoli i 33,9° e 34,4°C di martedì e mercoledì agli oltre 1200 m di Salt Lake City (26,2°C la media delle massime di settembre).
Fonte: Giovanni Staiano – Massimo Aceti, Meteogiornale.it