Onestamente diventa difficile dire oggi “qualcosa di invernale” agli appassionati di meteorologia che amano freddo e neve.
L’impressione generale è che ancora una volta la corrente da ovest, pur con difficoltà, di fronte ad anticicloni piuttosto possenti e pachidermici, possa in qualche modo avere la meglio, ma senza produrre chissà quali sconquassi e sbalzi di temperatura, e del resto l’ovest difficilmente li ha portati.
Sono poche le corse cosiddette perturbatrici del modello americano che riescono ad ipotizzare baldanzosi scatti verso nord degli anticicloni e altrettante baldanzose retrogressioni fredde da est nell’arco del mese di ottobre.
Ne abbiamo trovate un paio su 20, ma nulla di più. La più significativa, prevista per sabato 17 ottobre, l’abbiamo postata qui a fianco ma la probabilità che abbia successo al momento sono inferiori al 10%, dunque molto basse.
Il perchè è presto detto: intanto c’è un fondo statistico. Negli ultimi anni simili retrogressioni si sono manifestate sempre più raramente e inoltre l’Atlantico, o meglio la corrente a getto, sembrerebbe avere una marcia in più e piallare con decisione ogni tentativo di sortita a nord degli anticicloni.
Ottobre dunque seguiterà con buona probabilità a risultare mite, anche se di tanto in tanto potrà fare la sua apparizione un po’ di pioggia o qualche temporale.
Per l’inverno insomma, c’è tempo.