Editoriali — 07 Agosto 2014

Al posto del mare o della montagna, il letto di casa. Colpa della polmonite che a luglio e anche in questo inizio di agosto ha colpito circa 8 mila italiani. Rovinando le vacanze o le imminenti partenze. “Sopratutto bambini e anziani. Possiamo stimare che a luglio, ma continua anche in questa prima settimana di agosto, siano stati colpiti e ricoverati circa 8 mila connazionali”, un dato superiore rispetto alla media del periodo. Ad affermarlo all’Adnkronos Salute è Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano. Colpa del clima ‘ballerino’ e delle temperature che durante la sera scendono sotto le medie stagionale e agevolano i virus respiratori e gastrointestinali.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che ogni anno uccida 1,2 milioni di bambini con meno di cinque anni (il 18% di tutti i decessi in questa fascia di età). Secondo il ministero della Salute, in base ai pochi dati disponibili in Italia, l’incidenza della polmonite sul territorio è meno di due casi su 1000 abitanti ma nel 2010 (ultimo anno per cui sono disponibili i dati) la polmonite è stata responsabile di oltre 136mila ricoveri, in quasi la metà dei casi con complicanze.

“Se nei bambini e nei giovani in genere la polmonite si manifesta con spossatezza, febbre alta e difficoltà respiratorie – spiega Pregliasco – negli anziani più spesso arriva una febbricola altalenante, che può confondere. Ecco che se ci si sente particolarmente spossati, fiacchi, con una pesantezza sul petto e la febbricola non passa, è il caso – conclude – di fare un controllo dal medico”.
Fonte: Adnkronos.comMedici_salattesa_inf

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