E’ una perturbazione autunnale:
ciò che ci porta ad affermarlo è l’analisi ponderata di alcuni interessanti elementi barici. Anzitutto la natura del peggioramento, che come detto risiede in un cambio circolatorio importante. Le correnti atlantiche, dominatrici incontrastate dell’estate, sono state scalzate temporaneamente dai primi accenni meridiani. Il secondo elemento che che da alla perturbazione peculiarità autunnali è rappresentato dal connubio entità-persistenza dei fenomeni. Lecito, per molte regioni d’Italia, parlare di vero e proprio maltempo e non semplicemente d’instabilità d’inizio autunno.
Le temperature:
volendo possiamo inserire anche l’aspetto termico, perché l’aria fresca affluita alle alte quote – riversatasi al suolo grazie ai venti da est, da nord e alle precipitazioni – ha impresso un netto cambio di segno. La precedente anomalia positiva, pur non consistente, è stata ribaltata da valori termici inferiori alle medie stagionali. Niente di nuovo sotto al “sole” (si fa per dire), verrebbe da dire. L’estate, superfluo ribadirlo, è stata contrassegnata sovente da repentini sbalzi termici.
L’Estate non è ancora terminata:
ufficialmente siamo in autunno, è vero, ma come rimarcato più volte il mese di settembre è in grado di proporci – sovente – fasi anticicloniche consistenti ed anche ondate di caldo rilevanti. Ricordate cosa accadde un anno fa? I primi due mesi autunnali furono segnati, pesantemente, da frequenti incursioni altopressorie e da temperature superiori alla norma. Non dobbiamo stupirci, quindi, se i vari modelli di previsioni appaiono sostanzialmente concordi nell’identificare il ritorno del promontorio anticiclonico nord africano.
Il sussulto d’orgoglio:
diciamolo: quest’anno non ha destato la benché minima preoccupazione. Ovviamente stiamo parlando dell’Alta Africana, che mai come in questo periodo manifesta evidenti difficoltà nel prendere pieno possesso del Mediterraneo. I tentativi ci sono stati, non possiamo negarlo, ma la tracotanza atlantica era talmente forte da metterne rapidamente in discussione l’eventuale egemonia. A partire dal prossimo 7 settembre vi sarà l’ennesimo tentativo, che condurrà ad un vivace miglioramento ed al ripristino di condizioni meteorologiche prettamente estive.
La falla iberica:
la dinamica che condurrà all’elevazione del promontorio africano sono le solite: affondo ciclonico ad ovest del Portogallo, probabile isolamento di una goccia fredda in loco e conseguente risposta dinamica del cuneo subtropicale. Ad onor del vero già oggi assistiamo all’ingresso di un’ansa ciclonica all’altezza dell’arcipelago delle Azzorre ed è proprio quest’area depressa che dovrebbe richiamare ulteriori apporti ciclonici in distacco dal getto principale oceanico.
Non durerà:
anche stavolta sembra scongiurata l’eventuale persistenza della configurazione di blocco. Il getto atlantico, infatti, sembrerebbe in grado di imprimere quell’accelerazione necessaria ad aprirsi un varco dapprima verso l’Europa occidentale e in seguito su parte del Mediterraneo. Da valutare, infine, l’isolamento di un’altra goccia fredda appena a nord del Regno Unito e il cui destino potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle dinamiche suddette.
Focus: evoluzione sino al 16 settembre 2014
Le condizioni del tempo si manterranno decisamente instabili anche nella seconda parte settimanale. Le sole aree risparmiate dai fenomeni dovrebbero essere la Sardegna, le pianure del Nordovest e gran parte della Liguria. Per un miglioramento ben più corposo occorrerà attendere i primi giorni della prossima settimana, quando avremo l’intervento di una propaggine anticiclonica da ovest.
Propaggine anticiclonica che col passare dei giorni si avvarrà del caldo supporto nord africano, il ché vuol dire che oltre al bel tempo avremo un generale rialzo termico e temperature che dovrebbero attestarsi nuovamente al di sopra delle medie stagionali.
Evoluzione sino al 21 settembre 2014
Il tutto potrebbe accompagnarci a metà mese, quando le perturbazioni atlantiche cominceranno a riprendere possesso dell’Europa occidentale e gradualmente del bacino del Mediterraneo.
In conclusione.
Settembre che procederà all’insegna della “normalità stagionale”, alternando fasi di bel tempo alle prime consistenti sfuriate perturbate autunnali.
Fonte: Meteogiornale