Editoriali — 05 Aprile 2016

05-04-2016 – Salve a tutti; aggiornamento evoluzione meteorologica nel Mediterraneo e in Europa maggiormente completo oggi. Penisola italiana soggetta a un vero e proprio limbo meteorologico, compresa tra due figure bariche contrapposte di una certa rilevanza (fig.1)………………

fig.1

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Dalla figura 1 si evince come a est della penisola sia presente un robusto campo altopressorio di blocco, che frena l’avanzata delle saccature Atlantiche, costrette a una graduale evoluzione in cut off della struttura e ovest dell’Italia, con formazione di una bassa pressione e goccia fredda lungo le coste del nord Africa. Le nostre regioni, in tale contesto, sono soggette a una continua risalita di aria calda dal nord Africa, evidenziata dalla presenza di nubi alte e stratificate, più consistenti solo nell’estremo nord ovest.

 

Nei prossimi giorni la goccia fredda in formazione e il flusso principale Atlantico saranno soggette a una sorta di elastico, con momentaneo allontanamento delle strutture seguito da una nuova convergenza alle porte del week-end (fig.2).

fig.2

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Proprio in tale occasione il tempo potrà peggiorare in maniera più decisa su tutte le regioni e le temperature potranno abbassarsi di alcuni gradi. La fase instabile e fresca culminerà nella giornata di Sabato con il passaggio di un vero e proprio nocciolo freddo dal nordatlantico, in transito soprattutto al centrosud (fig.3).

fig.3

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Il vortice sarà comunque collegato a un’ampia saccatura Atlantica, che realizzerà un nuovo e più massiccio affondo entro la giornata più a ovest in Atlantico (fig.4, Michele Cecchetti)

fig.4

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Buona concordanza ormai tra i vari modelli per una fase di maltempo che potrebbe interessare molte regioni con piogge, temporali e nevicate sulle cime appenniniche (fig.6, Michele Cecchetti).

fig.6

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Successivamente, la direttrice del nuovo affondo sarà quindi più occidentale e, pertanto, al centrosud tornerà il caldo a  inizio seconda decade, sotto a spinta delle correnti meridionali attivate dalla importante saccatura Atlantica (fig.7).

fig.7

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L’attivazione di correnti meridionali a seguito di affondi troppo occidentali in pieno Atlantico, sembra possa caratterizzare parte dell’inizio primaverile e potrebbe rappresentare la chiave di lettura per avere un periodo, ancora una volta, con temperature globalmente sopramedia, interrotto da affondi meridiani più diretti sull’Italia, ecco la parte finale dell’emissione del modello americano, poco confortante in tal senso (fig.8).

fig.8

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In fig.8 si vede bene come il lobo canadese, residuo della frammentazione del VP, continui comunque ad avere una direttrice privilegiata verso il settore di Atlantico a sud dell’Islanda, con reiterata inibizione della wave 2 troposferica. Tale tendenza, guidata dall’assetto delle SSTA a scala emisferica (ved editoriale) o meglio, l’annullamento anche temporaneo di tale tendenza, potrebbe rappresentare la chiave di lettura per la genesi di periodi più freschi e instabili nella nostra penisola; per adesso però, le fasi calde sembrano prevalenti, vedremo il seguito.

 

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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