Nuovo crollo sul Monte di La Saxe, sopra Courmayeur. Dalla montagna si sono staccati circa 2 mila metri cubi di rocce e terra. Il sindaco, Fabrizia Derriad, ha avviato le procedure d’emergenza e per venti minuti è stato chiuso il Traforo internazionale del Monte Bianco. Il distacco si è verificato nell’area da cui, giovedì, si è staccato il ‘naso’ della frana. Alcuni massi hanno raggiunto la Dora di Ferret, ma nessuno è rimasto coinvolto.
Temperature in rialzo accelerano smottamento – Il maltempo sta concedendo una tregua in Valle d’Aosta, e con l’aumento della temperatura torna ad accelerare l’andamento della frana sopra Courmayeur che ha aumentato la sua velocità. Si tratta di 400 mila metri cubi di pietre e terra del Monte di La Saxe, dove dallo scorso 8 aprile gli 80 residenti di La Palud sono stati evacuati per il “probabile crollo imminente” della frana, che viene monitorata dal 2009. “C’è una forte correlazione tra la frana e l’andamento dello zero termico, che ha un impatto sull’acqua, motore dello smottamento”, spiega Davide Bertolo, dirigente della Struttura attività geologiche della Regione Valle d’Aosta. Al momento, la velocità della frana è di circa 180-200 millimetri all’ora, mentre ieri era di 150 mm/h, “ma nel pomeriggio – sottolinea ancora Bertolo – ci aspettiamo un ulteriore incremento”. Le accelerazioni maggiori riguardano l’area da cui lo scorso giovedì si è staccato il ‘naso’ della frana: un volume da 5.000 metri cubi di rocce e detriti che raggiungendo la Dora di Ferret.
Sindaco Courmayeur, situazione sotto controllo – “Nessuno può essere coinvolto nel crollo, aspettiamo che accada con tranquillità”. Lo afferma il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriad, commentando i nuovi crolli avvenuti oggi sul Monte di La Saxe. “Il motore della frana è l’acqua – spiega – per cui l’aumento delle temperature, e il disgelo, la porta a correre. Un fenomeno naturale – prosegue -, noto da molto tempo, che comporta la gestione di una attività complessa per limitare i disagi. Il fatto che nessuno possa essere coinvolto, dal momento che la zona interessata dal crollo è stata da tempo evacuata, ci permette di attendere questo evento naturale con assoluta tranquillità”.
Arriva Gabrielli – Martedì è atteso in Valle d’Aosta il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, per un incontro con i vertici regionali e con Raffaele Rocco, commissario per l’emergenza della frana del Monte di La Saxe. Farà il punto della situazione con sopralluoghi e incontri con le parti coinvolte e parteciperà anche alla consegna dei lavori al raggruppamento temporaneo d’imprese che si è aggiudicato la realizzazione del vallo di protezione e del bypass, il cui inizio è previsto nello stesso giorno.
Fonte: Ansa.it