5-09-2016 – Salve a tutti, aggiornamento di carattere meteorologico mirato a evidenziare la rapida evoluzione in atto lungo la penisola italiana. Il fronte perturbato di origine atlantica sta transitando nelle regioni centrali, diretto a sud, ma i fenomeni veri e propri stanno iniziando ora nelle regioni appenniniche umbro marchigiane, a causa dell’aria fredda che segue il fronte stesso (fig.1).
fig.1
I temporali ora in atto nell’Appennino settentrionale tenderanno ad ampliarsi e intensificarsi nelle prossime ore, raggiungendo rapidamente l’area terremotata (purtroppo) e poi tutto l’Appennino meridionale, con un vero e proprio fronte d’irruzione fredda in arrivo questa sera (fig.2).
fig.2
In effetti, il nucleo freddo principale (ormai isolato dal flusso atlantico in una goccia fredda), deve ancora valicare l’arco alpino, entrando dalla porta di Bora e, a seguire, scendendo dall’Adriatico verso le regioni meridionali. Ecco la sua collocazione domani mattia (martedì’), con la parte più fredda ancora attestata nei Balcani (fig.3).
fig.3
Ed eccolo 24 h dopo stazionare nelle estreme regioni meridionali, con la creazione di un intenso vortice depressionario, capace di innescare temporali diffusi e spesso intensi nelle regioni ioniche, del basso Adriatico e basso Tirreno (fig.4).
fig.4
La figura depressionaria, così come previsto dal modello americano (ma anche dagli altri) in fig.3, possiede tutti i caratteri della stazionarietà, risultando bloccata al contorno da una cintura altopressoria molto solida.
Ecco perchè, a partire da martedì sera, dopo un temporaneo miglioramento che dovrebbe seguire il transito del fronte perturbato (ma stasera intanto numerosi temporali si attiveranno lungo la dorsale appenninica), il tempo peggiorerà nuovamente e fortemente nelle estreme regioni meridionali, con temporali frequenti mercoledì a partire dal medio Adriatico fino a tutto il sud, anche forti tra Abruzzo e Puglia (fig.5).
fig.5
Potrebbe andare ancora peggio giovedì, quando i fenomeni trasleranno leggermente a sudest, ma allo stesso tempo i temporali presenti nelle regioni ioniche potranno assumere carattere di forte intensità e stazionarietà (possibili fenomeni rigeneranti, fig.6) tra Calabria e golfo di Taranto, rischio nubifragi nelle aree nominate.
fig.6
Insomma, per come sta evolvendo la previsione attuale, il peggioramento in arrivo nelle regioni meridionali sta assumendo i contorni classici della goccia fredda centrata tra Mar Ionio e Sicilia, capace in passato di generare accumuli pluviometrici rilevantissimi nelle estreme regioni meridionali ioniche; verificheremo se tale previsioni verranno confermate con i successivi aggiornamenti, nel frattempo il peggioramento si preannuncia comunque intenso e capace di generare fenomeni di rilievo fino a tutto giovedì (fig.7).
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)