Il 2 Febbraio si celebra per i Cristiani la Candelora, ovvero la festa che celebra il ricordo della presentazione di Gesù al Tempio, quaranta giorni dopo la nascita. Viene così definita perchè in questa data si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento appunto della presentazione al Tempo di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.
Una data che nella tradizione popolare abbonda di proverbi e che a detta di molti ci permette di ipotizzare come evolverà la seconda parte della stagione fredda. Purtroppo le credenze popolari variano da regione a regione ed in alcuni casi si trovano in opposizione tra di loro.
Tra i detti più sentiti e citati sulla Candelora primeggia il seguente:
”Madonna della Candelora
dell’inverno sèmo fòra
ma se piove o tira vento,
de l’inverno semo ancora ‘rento.”
In sostanza, sulla base di questa tradizione, la Candelora sancirebbe la fine dell’inverno, ma se il bempo è brutto allora l’inverno durerà un altro mese almeno.
C’è però anche una versione opposta che recita:
”Per la Santa Candelora
se nevica o se plora
dell’inverno siamo fora,
ma se l’è sole o solicello
siamo sempre a mezzo inverno”
In Romagna si potrebbe sentire anche:
”Se piôv par Zariôla
quaranta dè l’inveran in z’arnôva” ovvero “Se piove per la Candelora si rinnovano quaranta giorni d’inverno”.
A Trieste per la Candelora c’è questo proverbio chiaramente legato alla Bora scura o alla Bora Chiara:
”Se la vien con sol e bora
de l’inverno semo fora.
Se la vien con piova e vento,
de l’inverno semo drento.”
In Piemonte si potrebbe sentire:
”Se l’ors a la Siriola la paia al fa soà
ant l’invern tornom a antrà”
ovvero “se l’orso alla Candelora fa saltare la paglia (il giaciglio) si rientra nell’inverno”
A Napoli invece si dice:
”A Cannelora Viero è fora! Risponde San Biase: Vierno mo’ trase! dice a vecchia dint’ a tana: …nce vo’ ‘nata quarantana! cant’ o monaco dint’ o refettorio: tann’ è estate quann’ è Sant’Antonio!” che tradotto recita: alla Candelora l’inverno è finito! Risponde San Biase ” L’inverno ora inizia!” . Dice la vecchia dentro la tana ” Ne mancano ancora 40″. Canta il monaco dal refettorio ” L’estate arriva quando viene Sant’Antonio”.
A Foggia infine si potrebbe sentire:
”Se p’a Cannelore ne chòve ‘u virne se ne more” ovvero: se nella Candelora non piove/ l’inverno muore.
Le interpretazioni di questi proverbi sono dunque decisamente eterogenee e molto legato alle condizioni meteo locali.
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