Un inferno di fuoco ha divorato ettari di vegetazione nel Medio Campidano e nel Sulcis. La situazione più difficile tra Guspini e Arbus. Sono andati in fumo oltre duemila ettari: evacuate diverse aziende agricole, morte decine di capi di bestiame. Le fiamme hanno devastato anche Nuxis e la pineta di Gonnesa. Durante la notte un incendio scoppiato a Marrubiu ha costretto alla chiusura della 131 per cinque ore. Stop anche ai treni.
Le fiamme continuano a devastare le campagne di Guspini, Gonnosfanadiga e Arbus. Per rispondere all’emergenza è stata costituita un’unità di crisi. Vigili del fuoco, forestali e volontari sono stati impegnati domare un incendio che dalle 18 di ieri non sembrava conoscere tregua. Sono intervenuti anche due canadair e due elicotteri. Le fiamme durante la notte sono state alimentate dal forte vento di scirocco e hanno ripreso vigore. Un primo bilancio parla di duemila ettari di vegetazione in fumo, diverse aziende agricole evacuate (tra queste anche un agriturismo) e decine di animali bruciati vivi dalle fiamme. Ieri, per precauzione, era stata fatta evacuare la comunità di recupero per disabili “Betania”, dove sono ospitati una decina di pazienti ora trasferiti in strutture ricettive della zona.
SULCIS – Per tutta la notte i Vigili del fuoco e le squadre antincendio regionali hanno operato per bonificare le campagne di Nuxis dove, da ieri pomeriggio, un grosso rogo ha interessato le foreste. Mentre all’alba nuove fiamme sono divampate nelle campagne della frazione di Monte Agruxau interessando macchia mediterranea. Sul posto squadre a terra e un elicottero nell’area del cantiere San Marco. Un altro incendio ha colpito la pineta di Punta S’Arena nel comune di Gonnesa. Anche in questo caso operazioni in corso e incendio in fase di bonifica. Gli operatori mantengono comunque lo stato di allerta e controllo nei diversi centri del territorio. Piccoli focolai sono ancora attivi intorno all’ospedale Sirai di Carbonia. L’emergenza, che ieri ha costretto all’evacuazione dei reparti Neonatale e Ostetricia (col trasferimento all’ospedale di Iglesias di cinque bimbi del nido e quattro donne), sembra però rientrata. Il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti ha seguito da vicino l’emergenza. “Un atto delinquenziale – ha detto – non ci sono altri modi per definire quello che è successo. Non credo che possa trattarsi di coincidenze – denuncia all’ANSA il sindaco – speriamo che le forze dell’ordine impegnate nelle indagini possano ricostruire immediatamente la dinamica e risalire ai responsabili”.
ORISTANESE – Le fiamme sono partite durante la notte dopo le 2 dalla zona di is Bangius e si sono spinte in direzione della borgata di Sant’Anna a Marrubiu minacciando le case coloniche. Oltre a varie abitazioni è stato evacuato anche il campo scout di Zuradili, ai piedi del Monte Arci. I boy scout di Oristano sono rientrati durante la notte in città. E’ scattato anche il blocco della Statale 131 Carlo Felice, che collega Cagliari con Sassari, rimasta chiusa al traffico sino a poco prima delle 8. Il traffico è stato dirottato su percorsi alternativi. Anche Trenitalia è stata costretta, dalle 5 e 30, a bloccare i treni nelle stazioni di Oristano e di Marrubiu predisponendo corse con pullman su strade limitrofe essendo la statale 131 bloccata. Sulle fiamme hanno operato Vigili del Fuoco, uomini del Corpo Forestale, della Protezione civile e mezzi aerei. Oltre a quello di Marrubiu un altro grosso incendio ha interessato anche un canneto e minacciato la pineta lungo la strada che collega la borgata marina al bivio per Cabras e San Giovanni di Sinis, sempre nell’oristanese. Gli elicotteri hanno operato dalle 4 e mezzo del mattino sino all’alba per impedire che il fuoco aggredisse la pineta che separa il canneto dalle abitazioni e il rogo è stato domato dopo le 8.
Fonte: unionesarda.it