Disastri d'Italia — 12 Novembre 2013

Non accenna a smorzarsi la perturbazione che continua ad assediare gran parte dell’Italia del Centro-Sud, data la persistenza del mulinello ciclonico sul Basso Tirreno. Le aree adriatiche ed interne dell’Italia Centrale sono quelle maggiormente martoriate dalle piogge che non accennano tra l’altro a diminuire. Purtroppo queste notevoli precipitazioni hanno creato inevitabili disagi, acuite anche dal vento fortissimo che ha soffiato con raffiche sopra i 100 km/h: la forte Bora rende proibitive le condizioni in Adriatico e le mareggiate ostacolano il deflusso dei fiumi in piena, soprattutto tra la Romagna e le Marche.
Due le vittime del maltempo nelle Marche, entrambe nella provincia di Pesaro-Urbino, forse la zona più colpita dalla furia degli elementi: in quest’area diversi corsi d’acqua hanno esondato, fra cui il fiume Metauro. Abbiamo fatto ampiamente cenno alle prime nevicate che hanno imbiancato la dorsale appenninica: nulla d’anomalo per il periodo, anche se è stato indubbiamente drastico il calo termico rispetto al caldo anomalo che imperversava fino a qualche giorno fa. Non vi è alcuna ondata di gelo in atto, diversamente da alcune notizie comparse in alcuni organi d’informazione. Purtroppo non vi sono buone notizie nemmeno sull’evoluzione meteo: continuerà a piovere nelle prossime ore e ulteriore maltempo si profila anche nell’ultima parte della settimana.

Dicevamo poc’anzi dell’emergenza maltempo sulle Marche: complessivamente in poco più di 24 ore sono caduti localmente oltre 200 mm, come su Trebbio di Fiastra (circa 250 mm), mentre a Pontericcioli di Cantiano sono caduti 242 mm e ad Ussita quasi 210 mm, ma si tratta di dati provvisori. Nel Pesarese le zone più colpite sono quelle di Furlo e Montemaggiore al Metauro, per l’esondazione del fiume Candigliano. Le dighe del Furlo sono state aperte perché l’acqua aveva raggiunto i livelli di guardia. Frane e smottamenti nel Maceratese, nella zona di Pievebovigliana, Pioraco e Fiordimonte. Tra l’altro in nottata la situazione è peggiorata anche nell’ascolano: A Coperso una frana di grosse dimensioni ha sfiorato diverse abitazioni, tanto da rendere necessarie l’evacuazione di molte persone. Evacuate alcune abitazioni anche nel Fabrianese, a Genga e San Vittore, per l’esondazione del fiume Esino.
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