Astronomia & scienze dell'Universo — 26 Settembre 2013

Una nuova ricerca sembra indicare che la Luna sia più giovane di quanto non si pensasse. Fino ad ora la teoria più accreditata riguardo la sua origine sosteneva che la Luna si fosse formata dall’impatto fra la Terra e un planetoide delle dimensioni di Marte circa 4,56 miliardi di anni fa, poco dopo la formazione del Sistema Solare (collocata dagli scienziati circa 4,57 miliardi di anni fa).
Tracce della violentissima collisione, che ne confermerebbero anche collocazione temporale, si troverebbero peraltro anche negli asteroidi che vagano nel Sistema Solare: l’analisi di alcuni meteoriti provenienti dal grande asteroide Vesta suggeriscono infatti che questo gigantesco ammasso spaziale di rocce grande circa 530 chilometri, e che porta i segni di un devastante impatto, si sia formato proprio 4,56 miliardi di anni fa.
Tuttavia nuove analisi condotte su rocce lunari suggeriscono che il nostro satellite non sia più vecchio di 4,4 miliardi di anni e che si sia in effetti non sia stato creato dall’impatto, quanto piuttosto poco alla volta dalla graduale unione e fusione della una gran quantità di detriti generati dalla colossale collisione fra la Terra e il planetoide. Insomma, questa nuova teoria, pur confermando le origine “violente” della Luna, la ringiovanisce di oltre 100 milioni di anni!
Dinamiche e tempi della formazione della Luna interessano molto anche i paleoclimatologi, perché la devastante collisione potrebbe aver modificato anche l’atmosfera terrestre, spazzando via gran parte di quella che avvolgeva la terra subito dopo la sua formazione. (Immagine: NASA/JPL-Caltech)

Fonte Meteogiuliacci

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