Astronomia & scienze dell'Universo — 19 Settembre 2014

Dopo il pensionamento dello Shuttle, gli astronauti potrebbero nuovamente raggiungere la Stazione Spaziale con navette americane a partire dal 2017: lo ha annunciato la Nasa, in seguito alla firma dell’accordo con due aziende private, la Boeing e la Space X, per un valore complessivo di 6,8 miliardi di dollari. L’intesa potrebbe quindi portare l’agenzia spaziale americana ad avere nuovamente un sistema di trasporto spaziale autonomo in grado di far volare equipaggi umani, emancipandosi dalla dipendenza dalla Russia.

Dopo che lo Shuttle è andato in pensione, nel luglio 2011, la navetta russa Souyz è l’unico veicolo in grado di trasferire equipaggi umani sulla Stazione Spaziale. I nuovi fiori all’occhiello dello spazio americano saranno il veicolo Cst-100 (Crew Space Transportation) della Boeing e la navetta Crew Dragon dell’azienda californiana Space X di Elon Musk. ”Fin dall’inizio l’amministrazione Obama ha detto chiaramente che la più grande nazione della Terra non avrebbe potuto dipendere da altri Paesi nel trasporto spaziale”, ha detto l’amministratore capo della Nasa, Charles Bolden, commentando l’accordo dal ‘cuore’ dello spazio americano, il Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida.

”Granzie alla leadership del presidente Obama, il grande lavoro della Nasa e delle industrie, e il sostegno del Congresso – ha proseguito Bolden – oggi siamo un passo più vicini alla possibilità di lanciare i nostri astronauti dal suolo americano su un veicolo spaziale americano e a porre fine alla dipendenza dalla Russia per il 2017”.
Fonte: Ansa.it0c67285f302ec7a13b3d2c882a323733

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