“I DANNI DELL’URAGANO”
LA GRANDINE SULLE CAMPAGNE FRA TORINO E CHIERI
La furiosa bufera, che si è scatenata la scorsa notte, ha in special modo imperversato, oltrè sulla città, sui paesi circostanti.
A Pino Torinese, in Valle Ceppi, a Baldissero, pavarolo, Montaldo, Andezeno e Marentino, oltre l’acqua torrenziale, è caduta la grandine in tale abbondanza da rovinare quasi del tutto i raccolti.
In alcune località, dove il grano era ancora da mietere, il danno è risultato ingentissimo.
L’uragano ha anche gravemente danneggiato le viti e gli alberi da frutta in genere.
Allo scrosciare dell’acquazzone si è unito un vento talmente impetuoso che svellava le tegole dai tetti trasportandole nei campi.
Alcune case coloniche furono addirittura scoperchiate, i vetri delle impannate andavano in frantumi, parecchi alberi vennero stroncati ed altri addirittura divelti dal suolo.
La bufera è durata parecchie ore, seminando il panico e lo sconforto nei rurali dei paesi colpiti.
L’aspetto di quelle campagne, per solito così ridenti nella loro opulenza, dopo la tempesta era assai triste.
Il sole di ieri, che metteva in rilievo i melanconici effetti prodotti dal temporale, accresceva il senso di pena e di desolazione, che si leggeva sui volti degli sfortunati agricoltori.
Il nubifragio ebbe caratteri di particolare violenza nei pressi di Pino.
L’acqua torrenziale che si rovesciava senza interruzioni colmò ben presto i rigagnoli ed i fossatelli, uno a far straripare gli stessi torrenti che dalle colline scendono a Chieri.
La strada da Pino a Chieri era talmente spazzata dalle raffiche di pioggia che finì per assomigliare anch’essa ad un torrente.
Il Rio Tepice, che circonda Chieri, gonfiato repentinamente dalle pioggie, ha straripato verso Porta Annunziata, invadendo il piano terreno di molte abitazioni, producendo grande panico e danni rilevantissimi.
In complesso si ritiene che i danni arrecati dal nubifragio nella zona del Chierese oltrepassino il milione.