L’Adriatic Snow Effect (ASE)
Tale nome è spesso usato negli USA come “Lake Effect Snow” che si manifesta nel Nord America quando masse d’aria gelide proveniente dal Canada , raggiungendo la zona dei Grandi laghi, sollevano repentinamente masse d’aria tiepida umida e mite presente nelle acque di quest’ultimi, creando grosse nuvole cumuliformi cariche di precipitazioni nevose che vanno a scaricarsi con tormente di neve nelle zone immediatamente circostanti l’entroterra.
Proprio come il Lakes Snow Effect nord-americano, l’Adriatic Snow Effect (ASE) si origina quando uno spesso strato d’aria molto fredda e secca di origine finno-scandinava o russo-siberiana scorre sopra la superficie del Mare Adriatico, le cui temperature sono relativamente elevate anche nel semestre freddo.
I forti contrasti termici che si determinano sopra la più calda superficie marina creano un notevole gradiente termico verticale. Per tale motivo, l’aria diventa molto instabile e i moti diretti verso l’alto danno luogo allo sviluppo di nubi imponenti (cumuli e cumulonembi) in grado di apportare precipitazioni a prevalente carattere di rovescio nevoso. Lo sviluppo di queste formazioni nuvolose è favorito dal rapido arricchimento di vapore nelle masse d’aria gelida e secca che attraversano il tratto marino.
Piccoli cumuli si formano appena al largo delle coste adriatiche orientali e si accrescono man mano che si avvicinano alle coste italiane, le quali possono ritrovarsi imbiancate da precipitazioni a carattere nevoso, se le temperature sono particolarmente basse.Il fenomeno può risultare ancora maggiore se si verifica in presenza di fenomeni di convergenza al suolo o di sollevamento forzato da ostacoli orografici (cosiddetto Effetto Staü = sbarramento)ed in questo caso dallo sbarramento effettuato dai rilievi appenninici o per la Puglia dal promontorio del Gargano e dalle Murge.
A cura di Centra Massimo