Un flusso mite e molto umido, instabilmente stratificato, che dall’entroterra libico e tunisino punta dritto le nostre regioni, il tutto condito da un catino di bassa pressione attivato in quota anche da un non indifferente strappo di vento: ecco (quasi) tutti gli ingredienti necessari (ma non ancora sufficienti) per avere fenomeni intensi.
Quel “quasi” lo aggiungerà la barriera dell’Appennino ligure e toscano, nonchè il comparto prealpino veneto-friulano, la cui azione di sbarrameno su dette correnti (venti di Ostro-Scirocco), fornirà quel valore aggiunto al maltempo in arrivo, tale da generale situazioni localmente anche delicate.
Come spesso accade in autunno sotto osservazione fin da subito Levante Ligure e alta Toscana. Tra domenica pomeriggio e lunedì mattina sono attese piogge forti, probabilmente dovute a strutture temporalesche cosiddette autorigeneranti, con pescaggio sul mare.
Previsti accumuli piovosi anche molto consistenti, mediamente 100-110 millimetri nell’arco delle 24 ore (dalle 12.00 di domenica alle 12.00 di lunedì) ma con picchi localmente anche superiori sulle province di La Spezia, Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno. Stesso discorso per i settori costieri delle province di Venezia, Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste, ma con target spostato tra le 18.00 di domenica alle 18.00 di lunedì. Attese punte fino a 70-80 millimetri in particolare nel Triestino.
Fortunatamente è atteso un successivo miglioramento, con attenuazione delle piogge da lunedì sera su tutti i settori e cessazione completa delle stesse nella giornata di martedì.
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