CRONACHE TRATTE DAL QUOTIDIANO LA STAMPA DEL 1901
EVENTI METEOROLOGICI ESTATE 1901
LA STAMPA 18 MAGGIO 1901
LE TERRIBILI GRANDINATE DI IERI
I RACCOLTI DISTRUTTI
CI TELEGRAFANO DA ALESSANDRIA,17, ORE 23,30:
Oggi una furiosa grandinata devastava le campagne di San Salvatore, Castelleto, Lu Monferrato, Valmadonna, San Bartolomeo, Pietramarazzi.
I vagoni della tranvia arrivavano in città carichi di grandine.
CI SCRIVONO DA BRA, 17:
Oggi, verso le 14, si scatenò una tremenda grandinata che colpì gran parte del nostro territorio.
I chicchi, della grossezza di una noce, cadevano così fitti e violenti, che qui in città frantumarono gran parte dei vetri dei pubblici lampioni, e in campagna distrussero totalmente ogni raccolto.
La vicina e alta Santa Vittoria si presenta come un paesaggio invernale, tanta è la grandine caduta, e ai Maccellai, a Montelupa Maria, America Fey, Pollenzo, colla grandinata di oggi, è arrivata la miseria della classe lavoratrice dei campi.
Mancano notizie da La Morra e Verduno, in cui si teme che il raccolto dell’uva, unica risorsa di quelle regioni, sia anche là andato perduto.
In meno di otti giorni questa è la seconda grandinata che colpisce queste regioni.
Pare impossibile che con tali esempi non si riesca a formare un Consorzio antigrandinifugo.
CI SCRIVONO DA FOSSANO, 17:
Alle 15 d’oggi sulla città e sul vasto e fertile territorio si scatenò una furiosa grandinata.
In un momento la terra fu tutta bianca, come dopo una nevicata.
D’ogni parte giungono notizie di danni gravissimi ed irrimediabili.
I proprietari ed i conduttori di fondi sono accasciati.
La folgore caduta su un pagliaio, in territorio di Santa Lucia, lo incendiò.
CI SCRIVONO DA VERCELLI, 17:
Ieri cadde di nuovo la grandine e abbondantemente nei territori dei comuni di Villarboit, di Albano, di Oldenico, di Collobiano, di Roasenda, di Cascine San Giacomo.
I danni furono molto gravi, specie ad Albano e a Roasenda.
Il tempo neanche oggi si è rimesso al bello; ciò che reca grave apprensione agli agricoltori.
CI SCRIVONO DA TRINO VERCELLESE, 17:
Oggi, verso le ore 13, si scatenò un furioso temporale.
La grandine cadde qui molto abbondante, ma essendo frammista a pioggia, non recò grandi danni.
I paesi sui quali la bufera si scatenò con maggior violenza, sono: San Germano, San Gonovario, San Silvestro, Fontanetto Po, Palazzolo, Cantovenna, Rocca delle Donne, Brusaschetto, Castel San Pietro, Camino, Ponte Stura e Coniolo.
Tra Palazzolo e San Silvestro la grandine superò l’altezza di 30 centimetri.
Le colline da Contevenna a Coniolo sono bianche come in pieno inverno.
Là il raccolto è completamente distrutto.
Una vera desolazione.
CI SCRIVONO DA PALLANZA, 17:
Un furioso temporale, scatenatasi stamane, verso le 11, regalò una terribile grandinata, che ha distrutto buona parte dei germi di frutta.
Il tempo è tuttora brutto e minaccioso.
LA STAMPA 12 GIUGNO 1901
UNA TERRIBILE BUFERA IN VALCAMONICA
SCRIVONO DA BRESCIA 10 GIUGNO 1901
Nella scorsa notte, a Temù nell’alta valle Camonica e specialmente nella vallata degli Avoli, si scatenò una bufera devastatrice.
Le strade campestri che mettono su quelle montagne ed al rifugio Garibaldi sono impraticabili e ridotte a canali pieni di ghiaia.
Gli ubertosi prati, che questo anno promettevano pinguo raccolto, sono completamente rovinati.
La grandine è alta vari centimetri, sicchè i monti sembrano coperti da una vera nevicata.
Parecchie cascine vennero scoperchiate.
Fu proprio una fortuna che la bufera sia scoppiata di notte, quando cioè le mandrie pascolanti si trovavano ricoverate al coperto.
LA STAMPA 13 GIUGNO 1901
IL MALTEMPO NEL VERONESE
CI TELEGRAFANO DA VERONA, 12, ORE 16,40:
Il temporale di ieri danneggiò le campagne di Valpantena.
Il torrente Progno si gonfiò, spaventando la popolazione.
Una casa è crollata; gli abitanti, però si salvarono.
Le autorità sono sul luogo.
LA STAMPA 15 GIUGNO 1901
ORRIBILE GRANDINATA IN SICILIA
UNA GRANDINATA DEVASTATRICE
CI TELEGRAFANO DA PALERMO, 14, ORE 22,40:
Nell’Agro di Caltagirone si è scatenata una furiosissima pioggia di grandine, grandine mai vista, dai grani molto più grossi di noci.
La tempesta ha devastato completamente le più belle contrade dell’Agro.
Vigneti americani, uliveti, biade, agrumeti, ch’erano in piena vegetazione, sono ora distrutti.
I danni sono incalcolabili.
Il raccolto del frumento, dell’uva e dell’olio sono completamente perduti.
La cittadinanza, scoraggiatissima, e i contadini piangono: il panico di questo castigo di dio è generale e indescrivibile.
Non mancarono le vittime dei fulmini: finora si è trovato un contadino incenerito.
Altre persone vennero ferite.
S’invocano aiuti dal governo.
Il municipio ha telegrafato al ministero.
LA STAMPA 19 GIUGNO 1901
UNA GRANDINATA A MILANO
La grandinata che cadde oggi su Milano non si ricordava da molto tempo.
Il cielo si è oscurato verso le 16, quasi improvvisamente, ed una nuvola nera, bassissima, proveniente dal Bergamasco, si è addensata sulla città.
Alle 16,25 caddero i primi chicchi; s’ebbe poi una sospensione di pochi minuti, quindi la gragnuola cadde fitta, asciutta; impetuosamente dalle ore 16,30 alle ore 16,40.
sui davanzali delle finestre si raccolsero dei chicchi grossi quanto una noce.
L’impressione in città è stata abbastanza forte, e si è avuto un fuggi fuggi generale.
Tutti quanti erano in strada cercavano rifugio nei negozi, sotto le porte, in ogni angolo coperto.
In galleria una vera folla.
Molti, com’è naturale i vetri infranti.
Le tranvie dovettero arrestarsi una decina di minuti, in quanto i manovratori erano nell’impossibilità di rimanere al loro posto.
Molta grandine c’era ancora alle 17 nei punti all’ombra.
Sui bastioni e circonvallazione molte foglie a terra.
Davanti alla Stazione Centrale i grandi alberi sono quasi privati delle foglie; i vetri non furono rotti ed erano coperti di strati di grandine; li ebbe rotti qualche treno in arrivo.
LA STAMPA 20 GIUGNO 1901
LA PIENA DEL LAGO DI COMO
COMO, 19
Il lago da due giorni è in continua decrescenza.
Attualmente rimangono inondati solamente la piazza Cavour e i viali lungo il Lario.
GRANDINE IN QUEL DI SPEZIA
Ci telegrafano da spezia, 19, ore 16:
Un forte temporale imperversò stanotte, accompagnato da fittissima grandine.
I limitrofi paesi di Podenzana, Aulla, Caprigliola, Calice ed Albano ebbero completamente distrutto il raccolto dell’uva.
La popolazione è costernata.
FREDDO E NEVE NEL TRENTINO
Ci telegrafano da Trento, 19, ore 18.
Da stanotte abbiamo un notevole abbassamento di temperatura.
Le montagne circostanti sono coperte di neve.
GRANDINE IN VALTROMPIA
Scrivono da Brescia, 18:
Giunge notizia dall’alta Valtrompia e dalla Franciacorta di una violentissima grandinata scatenatasi nel pomeriggio di ieri.
E questo non mitigherà il freddo, Anzi…
I danni alla campagna sono considerevoli.
LA STAMPA 21 GIUGNO 1901
I DANNI DEGLI URAGANI
SCRIVONO DA BRESCIA, 19
Nelle ore pomeridiane, durante un temporale spaventosamente furioso, si scatenava sulle rigogliose e promettenti campagne della vicina borgata di Caminone una tremenda grandinata che distrusse in breve ora quasi tutto il raccolto dell’annata.
I vigneti carichi di grappoli d’uva sono ridotti in uno stato miserabile e così dicasi delle piante di frutta, dei frumenti e dei campi coltivati a granoturco.
E lo stesso disastro si ebbe a collio, dove la tempesta arreco’ a quelle campagne gravissimi danni.
A Memmo, invece, che si trova a non molti chilometri da cellio, è caduta abbondantemente la neve come se ci trovassimo in pieno inverno.
A Bagolino piove dirottamente da alcuni giorni, tanto che tutti i lavori campestri dovettero essere sospesi, con grave danno delle campagne, il cui raccolto è ormai compromesso.
Le acque del Caffaro poi, enormemente ingrossato, allagarono una lunghissima distesa di campi, distruggendo tutto, abbattendo ponti e rovinando strade.
In molte località è sospeso il passaggio dei veicoli.
SCRIVONO DA BERGAMO , 19
La grandine è caduta oggi abbondantissima durante l’imperversare d’un violento temporale.
La campagna e i fianchi dei monti appaiono ricoperti di un bianco strato.
La media valle da Albino a Ponte della Selva è rimasta immune dal triste flagello, mentre la bassa Valle, tra Albino e Bergamo e l’Alta Valle da Ponte della Selva in sopra sono rimaste assai danneggiate come furono pure danneggiatissime le valli di Bondione, di Scalve e di Borlezza.
La grandine è continuata a cadere con estrema violenza per un ora intera.
Da per tutto dove la grandine è caduta si vedeva ancora stamane biancheggiare il terreno.
La Presolana era avvolta in un bianco lenzuolo e così tutti i monti di riva destra del Serio nell’Alta e nella Bassa Balle Seriana.
Si dice che in alcuni luoghi la grandine formò uno strato alto 40 centimetri.
Incalcolabili sono i danni subiti dalla campagna.
Il frumento è pressochè distrutto in tutta la zona toccata dalla grandine, ed anche l’uva, che già cominciava a formare i suoi chicchi, è andata distrutta.
Ad Alsano, e a Villa di Serio, Scanzo, Torre Boldone, Gorle, Ranica, Redona, ecc. la grandine ammucchiata nel mezzo delle vie, ancora stamane dava l’immagine di un’abbondante nevicata.
LA STAMPA 26 GIUGNO 1901
GRANDINATE NEL VERCELLESE
CI SCRIVONO DA VERCELLI, 25
Ieri verso le ore 19, si scateno’ un furioso temporale sulla città di Vercelli e parte del circondario.
La grandine cadde in gran quantità e con chicchi pesanti più di mezzo ettogramma.
Gli orti ed i giardini pubblici furono devastati.
Il terreno era coperto di rami e di foglie.
Molte vetrate vennero rotte; vennero rotti molti vetri della stazione ferroviaria, del seminario arcivescovile e di molti negozi.
La grandine reco’ pure gravi danni a Vinzaglio, a borgovercelli, a Villata; minori a San Germani, Olcenengo, Caresanablot, Quinto, Collobiano, Oldenico, Busonengo, Villarboit, Carisio, Villanova Biellese.
UNA TERRIBILE GRANDINATA A VERONA
LA STAMPA 2 LUGLIO 1901
VERONA 1 LUGLIO
VERONA – Un Nubifragio, accompagnato da grandine di straordinaria grossezza, si scatenò alle ore 15 sulla città.
Una grande quantità di vetri sono infranti.
Le ortaglie nella città e nei sobborghi sono danneggiate.
I DANNI DEL MALTEMPO
CI SCRIVONO DA COMO 1 LUGLIO 1901
Questa notte un furioso temporale si è rovesciato sul territorio di Erba, causando danni grandissimi.
I chicchi della grandine, grossi come noci, hanno rotto fanali ed imposte ad Erba e ad Incino.
Nella campagna è vera desolazione.
Gli alberi sono completamente spogliati.
Mentre scrivo, qui in Como il temporale minaccia di farne una delle sue.
Da molti altri paesi del comasco giunge notizia di danni prodotti dal temporale.
I cavalli, spaventati dal rombo del tuono, hanno disertato le loro stalle.
I contadini non hanno creduto fare di meglio che portarli nelle chiese.
I PARTICOLARI DELLA NEL VERONESE
SCRIVE L’ADIGE DI VERONA DI IERI:
Intorno alle 13,0 di ieri un uragano violentissimo sci scatenò sulla città.
Raffiche di grandine….
Pareva il finimondo;
I vetri delle finestre, dei lucernari, della mostra dei negozi, colpiti dai chicchi della grandine, grossi come uova, volavano in frantumi; gli alberi dei viali, delle piazze, dei giardini, piegavano sotto la violenza del vento, che li spogliava del fogliame.
Avvenne un fuggi fuggi generale per le vie, un asseragliamento febbrile delle porte, delle finestre, delle mostre, le corse sfrenate delle vetture pubbliche e private, l’agglomerarsi della gente in cerca di rifugio, sotto i volti, sotto i portici, nei caffè, nelle osterie, nelle case.
E il nubifragio continuava a imperversare.
Per fortuna il turbine, dopo un dieci minuti, improvvisamente, così com’era scoppiato, si dileguò e il sole ricomparso, cocente più che mai, ripiombò la città nell’afa tropicale, insopportabile.
LA STAMPA 23 LUGLIO 1901
VIOLENTO TEMPORALE A MILANO
UNA VITTIMA DEL FULMINE
CI TELEFONANO DA MILANO, 22 ORE 16:
Stamane, verso le 9, un violento temporale si abbatè sulla città.
Molti fulmini caddero.
Uno di questi colpì ed ammazzò un innaffiatore stradale mentre transitava sui bastioni di Porta Genova.
Molte strade sono allagate.
LE VITTIME DI UN FULMINE NEL VERONESE
CI TELEGRAFANO DA VERONA, 22, ORE 15,45:
Oggi a Pozzolengo, durante un forte temporale, un fulmine investì sei persone.
Cinque rimasero gravemente ferite; la sesta, certo Masotti, morì.
GRANDINATE NEL CIRCONDARIO
CI SCRIVONO DA VERCELLI, 22:
Un furioso temporale ieri l’altro, si scatenò su Vercelli o circondario, devastandovi i raccolti con una non meno furiosa grandinata.
La grandine cadde a Fontaneto Po, ad Alice Castello, a Livorno, a Crescentino, a Palazzolo, a Trino, a Ronsecco, a Lignana, a Tronzano, a Santhiàm a Carisio, a Cascine San Giacomo, a Buronzo, a Villanova Biellese e a Salussola.
LA STAMPA 24 LUGLIO 1901
UN NUBIFRAGIO A GENOVA
CI TELEFRAFANO DA GENOVA, 23, ORE 18,30
La notte scorsa un furiosissimo temporale, dopo una giornata di afa opprimente, si è scatenato su Genova e sui dintorni, accompagnato da dirottissima pioggia, che cadeva mista a grossa grandine e da continue scariche elettriche.
Sulla città, durante il temporale, si era formata una cupola cupo – rossastra di nubi, da cui partivano straordinari bagliori e tuoni fragorosi.
Il fulmine cadde su vari punti della città, senza cagionare, per fortuna, distrazie a persone.
L’acqua torrenziale ingorgò le chiaviche, producendo vari allagamenti, pei quali dovettero occorrere i pompieri.
I fili della conduttura elettrica o del telefono furono spezzati in parecchie località.
Riportarono danni non lievi i giardini e gli orti del suburbio, e gli stabilimenti di bagni lungo la spiaggia.
All’Eposizione fu asportato il tetto di un padiglione e rotta l’asta della bandiera all’ingresso centrale.
Anche oggi il tempo è coperto e minaccioso.
IL FURIOSO TEMPORALE NELL’ASTIGIANO
UN FULMINE INCENDIARIO
CI SCRIVONO DA ASTI, 23
Sabato 20 alle ore 21,30, si scatenava in Asti e in tutto il territorio un furioso uragano accompagnato da violenta pioggia e da grandine.
I nostri artiglieri di campagna accorsero alle batticcie, che fecero tuonare di ben nutrito fuoco durante durante la bufera.
I danni sono abbastanza gravi là dove non vi sono ancora cannoni, o dove non funzionarono per cause diverse.
In queste regioni si sono verificati danni varianti a seconda della più o meno vicinanza di stazioni attive.
CI SCRIVONO DA VINCHIO (ASTI) 20:
Sabato, verso le 21,30, infuriando il temporale, un fulmine appiccò l’incendio ad un caseggiato di certo Pertengo Agostino.
Le fiamme divamparono in un attimo, propagandosi alla vicina casa di Campi Paoli, a cui distrusse il fienile e parte dello stabile.
Il danno complessivo patito supera le 4000 lire.
Si temette un momento che le faville trasportate dal vento impetuoso, appiccassero il fuoco ad altre case rurali, ma per fortuna il danno potè essere circoscritto.
Intanto si provvide a far funzionare i cannoni grandinifughi.
A Vinchio esistono 19 cannoni Zancarano, ma il Consorzio manca di ogni criterio direttivo e, quel che è più, di una direzione.
Alcuni artiglieri, dopo pochi colpi, abbandonarono i pezzi e fuggirono, altri spararono pochissimo o non spararono affatto.
I cannoni però, nonostante l’irregolarità del loro funzionamento, bastarono a salvare buona parte del territorio.
LA STAMPA 25 LUGLIO 1901
LA GRANDINE DEVASTATRICE
CI SCRIVONO DA ALESSANDRIA 24
Ieri alle ore 17, un furioso temporale scatenavasi sulla nostra città.
La grandine, a grossi chicchi e fitti, cadde ininterrotta per cinque minuti, imbiancando le contrade.
All’infuori, però di qualche vetro rotto, nessun danno dobbiamo registrare.
Non così, disgraziatamente, si può dire delle campagne, dalle quali giungono stamane notizie desolanti.
La grandine si riversò sui comuni di Quargnento, San Salvatore, Castelletto, distruggendo in parte i raccolti.
Nel sobborgo di Valmadonna, già così crudelmente provato dalla grandinata dello scorso maggio, il maltempo produsse danni gravissimi.
A San Michele la violenza del vento e della grandine fu tale che furono divelti pali e piante, portando la devastazione nei campi di meliga fiorentissimi e nelle poche vigne ivi coltivate.
CI SCRIVONO DA LU MONFERRATO 24:
Ieri, verso le ore 16,30, circa, si scatenò sul nostro territorio un furioso temporale, seguito da abbondante grandine, che durò per ben quarantacinque minuti, lasciando cadere dei chicchi della grossezza d’una noce.
Il territorio, coltivato tutto a floridi vigneti, fu colpito interamente, e il danno è enorme.
Quest’anno è già la terza volta che la grandine si fa vedere da noi, e quest’ultima distrusse completamente ogni raccolto.
FULMINI E INCENDIARIO
CI SCRIVONO DA BIELLA, 24:
Ieri si scatenò in città e nel circondario un gravissimo uragano.
Un fulmine cadde in Vernato sulla casa di certo Gremme, che fu scoperchiata del tetto e danneggiata gravemente.
A Mottalciata il fulmine incendiò il fienile del reverendo don Livorno Angelo, distruggendo scorte, attrezzi di campagna e fieno per circa seimila lire.
Quattro bovini che stavano nella stalla sottostante morirono.
Nessun danno alle persone.
LA STAMPA 17 AGOSTO 1901
UN VIOLENTO URAGANO A ROMA
CI TELEGRAFANO DA ROMA, 16, ORE 16,50
Alle ore 14 si è scatenato sulla città un violentissimo temporale con rovesci d’acqua, accompagnati da vento impetuosissimo.
Moltissimi vetri andarono rotti.
Venti minuti dopo il temporale cessava, ma il cielo è rimasto coperto.
I DISASTRI DELLA GRANDINE IN PROVINCIA DI CUNEO
SCRIVE LA SENTINELLA DELLE ALPI IN DATA 16:
Nel pomeriggio di ieri, mentre a Canco si aveva un non violento acquazzone che valeva molto opportunamente a rinfrescare l’atmosfera, a San Rocco Castagnaretta, e più oltre, alla Mellana ed a Sant’Anna di Boves, fino a buona parte del territorio di peveragno, si rovesciava una grandinata violentissima, accompagnata da vento impetuoso che recava danni incalcolabili alla campagna.
Taluni raccolti andarono distutti, dispersi, annientati.
Piante robustissime vennero divelte, asportate.
Tegole e lastre di pietra volarono come foglie secche….
e quel che è più caratteristico, danneggiato, rovinato in gran parte andò l’impianto dei cannoni grandinifughi, che a San Rocco appunto si presentava come modello del genere per cura del Consorzio fra proprietari ivi stabilito; alcuni casotti per ricovero dei cannoni furono dalla grandine stessa rovesciati.
LA STAMPA 27 AGOSTO 1901
TERRIBILE GRANDINATA NEL COMASCO
CI TELEGRAFANO DA COMO, 26 ORE 23,00:
Un violento uragano si è scatenato oggi, alle ore 14; distrusse il raccolto a Bregnano, Comenate, Asnago, Minoprio.
Il treno Nord si fermò a causa dell’imperversare della grandine da Saronno a FinoMornasco.
UN GRAVE TEMPORALE A FIRENZE
CI TELEGRAFANO DA FIRENZE, 26, ORE 19:
Oggi si ebbe un violento temporale con rovesci d’acqua, che allagò le vie e le piazze.
E’ caduta della grandine grossa come nocciole.
LA STAMPA 28 AGOSTO 1901
UN TEMPORALE DISASTROSO – UN PONTE CADUTO
CI SCRIVONO DA PALLANZA 26:
Quest’oggi si scatenò un furioso temporale, che si sciolse fra i monti e nelle vallate in un rovinoso nubifragio.
Le acque, ingrossato improvvisamente, precipitarono nel San Bernardino, che, infuriando, trascinava il ponte in pietra che da Pallanza, per Plusè, conduce alla vallata e montagna di Trobaso e paesi limitrofi.
Il tempo si rimise al bello nel pomeriggio, ed una folla numerosa, colle Autorità, scorse ad assistere al disastro.
LA STAMPA 30 AGOSTO 1901
VIOLENTO NUBIFRAGIO A TRIESTE
CI TELEGRAFANO DA TRIESTE, 29, ORE 11,35:
Stanotte un violento nubifragio allagò la città.
I danni sono considerevoli.
Un fulmine incendiò una fabbrica di aceto.