Dopo il caldo i temporali. Questo è il classico botta e risposta che si sussegue nel corso del periodo estivo. A tanto caldo prima corrispodne poi spesso tanta vioelnza temporalesca dopo. Non si tratta dei classici fenomeni estremi intensi in ambito climatico, ma di semplice passaggio di energia da un sistema ad un altro, come la fisica ben ci insegna.
Eccoli allora i primi temporaloni scaccia caldo al nord. Diversi scenari modellistici li individuano per la giornata di lunedì 29 in risposta al passaggio di un asse di saccatura facente capo ad una vasta area di bassa pressione presente ad ovest delle Isole Britanniche.
La perturbazione nascerà per lo stretto contatto cui verranno da una parte la massa d’aria caldissima risalita dal nord Africa e dall’altra una massa d’aria decisamente più fresca in discesa dal nord dell’Atlantico. Le condizioni termodinamiche paiono fin d’ora favorevoli all’innesco si strutture temporalesche ad asse inclinato, quindi foriere di fenomeni intensi e talora anche grandinigeni.
La differenza di temperatura e di umidità delle due masse d’aria potrà dar luogo anche ai classici colpi di vento nel corso delle manifestazioni temporalesche, le quali interesseranno un po’ tutto l’arco alpino, probabilmente anche parte della pianura Padana.
Attenzione poi: l’improvvisa accelerata della Corrente a Getto, fautrice di questo strappo nell’alta pressione e del conseguente passaggio temporalesco, individua il successivo inserimento di aria non più in arrivo dal nord Africa, bensì dal vicino Atlantico. Martedì 30 tornerà il sole, ma frattanto una rotazione delle correnti portanti dai quadranti meridionali a quelli occidentali introdurrà i primi segnali del cambiamento in vista per i primi giorni di agosto quando, l’alta africana lascerà in mano la gestione dell’estate italiana al benvenuto anticiclone delle Azzorre.
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