Non serve necessariamente l’anticiclone africano per costruire una grande estate.
Basta un anticiclone delle Azzorre “continentalizzato”, cioè che sia stato capace di mettere radici sul Continente per renderla tale.
Così l’estate può prendere una piega calda e secca, anche se non per tutti: i disturbi possono manifestarsi lungo il suo bordo orientale e coinvolgere dunque le regioni adriatiche ed il meridione, mentre gli altri rimangono sottovento e comunque protetti dall’abbraccio dell’alta pressione.
Tra alti e bassi, magari a tratti un po’ in sordina, l’anticiclone, giorno dopo giorno, sta costruendo il suo dominio. Certo, concederà qualcosa tra venerdì ed il fine settimana sia all’instabilità che al fresco, ma il suo proposito è quello di tornare a governare la scena almeno al nord, sulle isole e le regioni tirreniche, lasciando ancora qualche strascico instabile alle regioni meridionali e del medio Adriatico, in attesa di costruire un muro ancora più forte, di quelli che per la loro configurazione, sono difficili da abbattere.
Di colpo il flusso perturbato atlantico si è alzato di latitudine, le perturbazioni da ovest non sfondano più e l’instabilità ci arriva da nord-est, coinvolgendo più direttamente le regioni adriatiche e poi il meridione.
Se il sud potrebbe diventare il tallone d’Achille dell’anticiclone, il resto del Paese e l’Europa centrale potrebbero invece sperimentare una fase abbastanza lunga in compagnia dell’anticiclone e vivere una fase di estate piena anche prolungata, senza fenomeni di rilievo.
Una configurazione che negli ultimi anni si è vista poco ma che nel passato non era poi così rara. L’anticiclone estivo ha sempre avuto il suo punto debole lungo il suo versante orientale, ma negli ultimi anni avevamo assistito anche alla presenza di saccature sull’ovest del Continente in grado di portare temporali in serie al nord e su parte del centro.
In tempi brevi si capirà se questo anticiclone, nato senza grosse pretese, potrà fare la voce grossa, trasformandosi in SUPER ANTICICLONE, oppure lasciare spazio a nuove figure bariche in grado di apportare frescura ed instabilità anche in casa nostra.
riportiamo da meteolive