Il modello americano è pessimista, e dal braccio di ferro che disegna per giovedì 18 e venerdì 19 settembre, fa prevalere una curvatura ciclonica delle correnti sul nord-ovest, accompagnata da tese ed insidiose correnti di Scirocco al suolo, tali da determinare un gradiente termico orizzontale, ma anche verticale, potenzialmente pericoloso, cioè con masse d’aria di origine diversa a stretto contatto.

Il pericolo si tradurrebbe in precipitazioni molto abbondanti sull’angolo nord-occidentale, tali da determinare accumuli di pioggia preoccupanti, che potranno scaturire anche dalla formazione di grossi temporali marittimi a ridosso della fascia costiera ligure.

Il modello europeo, sino a ieri si muoveva nella stessa direzione, mentre oggi rema contro il peggioramento, facendo intendere che lo stretto legame tra l’anticiclone nord europeo e quello africano sarebbe in grado di isolare la figura depressionaria a ridosso dell’Iberia senza farla penetrare sul Mediterraneo centrale.

Anche il modello canadese strizza l’occhio all’europeo ed anzi ci consegna la rimonta di un cuneo anticiclonico africano in grado di portare caldo tardivo un po’ ovunque, ma soprattutto al centro-sud.

L’americano peraltro legge la scaldata al centro-sud il 17-18, ma consente alla saccatura di sfondare al nord almeno temporaneamente il 18 sera e sino al 20, prima di un breve periodo bello per tutti dal 21 al 23, prima che poi crolli tutto il “castello” con l’intervento deciso dell’Atlantico, ma qui siamo nell’ultrafantameteo, quindi meglio non fidarsi.

Resta da capire chi la spunterà per il 18-19: al momento impossibile sbilanciarsi, le probabilità che possa affermarsi l’una o l’altra soluzione sono identiche: 45 a 45, mentre concediamo un 10% a soluzioni diverse, sin qui non contemplate dai modelli.

Fonte: Meteolive.it