Se si avverasse? Nord italia sepolto dalla NEVE!
Ecco un’ipotesi estrema partorita questa mattina dal modello americano.
Alta pressione forte collocata in sede scandinava; bassa pressione in area mediterranea e flusso di aria molto fredda da est che colpisce l’Europa centrale fino alle Isole Britanniche.
Parte dell’aria fredda riesce ad interessare anche le nostre regioni settentrionali, che si trovano anche sotto il tiro del richiamo umido meridionale indotto dalla depressione presente sul Mediterraneo.
E’ una classica situazione che porta neve abbondante sulle pianure del nord, oltre ovviamente alle Alpi e l’Appennino settentrionale.
Le temperature non sono bassissime. Sopra il nord Italia le isoterme a 850 hpa sono comprese tra -2 e -4°, ma i geopotenziali molto bassi uniti al cuscino freddo sottostante rendono ampiamente sufficienti tali valori per una bella imbiancata al settentrione.
La “pratica neve” è più complicata per ciò che concerne il centro-sud, che si troverebbe più lontano dall’afflusso freddo e di conseguenza con temperature più alte. Tuttavia, lo spostamento della depressione verso levante farebbe calare la quota neve a livelli interessanti in un secondo tempo, quantomeno sull’Italia centrale.
Gli appassionati di neve e gelo del nord Italia sono già in fibrillazione? Calma!
Quello che vi abbiamo proposto è un run estremo che il modello americano ha partorito questa mattina. Tuttavia, analizzando i singoli run perturbatori, molti di questi ipotizzano un’interazione tra correnti atlantiche miti ed aria fredda proveniente da est, che avverrebbe proprio sul nord Italia. In poche parole, non si tratta di un run estremo isolato.
Per questo motivo, riteniamo che la percentuale di successo di questa carta sia bassa, ma non bassissima come altre volte, attorno al 30%. Nei prossimi giorni vedremo se alzare o diminuire tale valore.
Autore : Paolo Bonino