Cicli Solari — 15 Luglio 2013

Chi pensa che il Sole potrebbe salvarci dal riscaldamento globale sbaglia.
La recente riduzione del numero di macchie solari non porterà infatti, ad un raffreddamento del nostro pianeta come molti avevano sostenuto e soprattutto sperato.Diversi ricercatori, infatti, avevano ipotizzato che la recente riduzione del numero di macchie solari porterà entro pochi anni ad una situazione simile a quella che si verificò durante il periodo compreso tra il 1645 e il 1715 (un periodo noto come Minimo di Maunder) quando sulla Terra si ebbe una piccola era glaciale.

Secondo diverse ricerche infatti, una riduzione delle macchie solari significa una minore attività della nostra stella che ha, come riflesso, un raffreddamento del nostro pianeta. Così quando dal 2008 si è osservato una riduzione nel numero di macchie solari nell’attuale ciclo che dura circa 11 anni, si è ipotizzato che presto la Terra ne avrebbe avuto un beneficio, in quanto la temperatura si sarebbe ridotta di uno o due gradi centigradi opponendosi all’attuale aumento dovuto al riscaldamento globale.

Un misterioso ciclo
In realtà però, secondo una nuova ricerca, l’attuale limitato numero di macchie solari fa parte di un ciclo che si verifica più o meno ogni 100 anni e non avrà influenze sul clima.
“Il ciclo solare 24 (essi sono numerati da quando si iniziarono a studiare e il 24 è quello attuale) è un po’ diverso dai precedenti, ma non è l’inizio di un nuovo Minimo di Maunder” ha spiegato Giuliana DeToma dell’High Altitude Observatory in Boulder (Colorado) ha detto al recente incontro dell’American Astronomical Society’s Solar Physics Division tenutosi a Bozeman, Montana.

In realtà secondo la ricercatrice, il Sole sta vivendo un breve indebolimento del suo ciclo già osservato all’inizio del 19mo e 20mo secolo. In realtà già nel 1933 Wolfang Gleissberg aveva predetto una riduzione nell’intensita del ciclo solare ad ogni inizio secolo, ma solo ora abbiamo dati a sufficienza per poter affermare che tale previsione era corretta.

“Stiamo vivendo una nuova fase solare”, ha detto David Hathaway del NASA’s Marshall Space Flight Center in Huntsville, Alabama, il quale ha analizzato i dati del Sole ed è giunto alla medesima conclusione di DeToma. “Anche se questo ciclo è evidente non sappiamo però perchè esso si verifica”. In ogni caso secondo altri ricercatori non è da escludere che il ciclo di Mounder e quello di Gleissberg siano partiti contemporaneamente e dunque per avere una risposta certa bisognerà attendere almeno il prossimo ciclo di macchie solari che secondo vari ricercatori sarà comunque molto debole.
Fonte: Focus.itAR1654

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(1) Reader Comment

  1. Ci credete? Io no…a sensazione eh…tutto fatto per far credere che c’è questo fantomatico gw…per non compromettere tutti i miliardi di interessi economici e non che ci sono dietro al gw…

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